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ISEE 2026, Esclusa la Prima Casa Fino a 91.500€: Ecco Chi Ci Guadagna Davvero

Dopo settimane di discussioni tra le forze politiche, arriva una svolta importante per l’ISEE 2026: la prima casa sarà esclusa dal calcolo se ha un valore catastale fino a 91.500 euro.

Si tratta di un compromesso tra chi spingeva per un’esclusione più generosa (fino a 100.000 euro) e chi invece chiedeva soglie più basse. Oggi il limite è fermo a soli 52.000 euro: il salto è notevole, ma non tutti i nuclei familiari ne trarranno beneficio.

Prima casa fuori dal calcolo ISEE fino a 91.500 euro: cosa cambia

Nella bozza della Legge di Bilancio 2026, è stata ufficializzata una novità molto attesa: la soglia per escludere la prima casa dal calcolo dell’ISEE sale a 91.500 euro di valore catastale. Ad oggi, la soglia è ferma a 52.000 euro.

Il provvedimento punta ad alleggerire l’indicatore per molte famiglie proprietarie della casa in cui vivono, spesso penalizzate nell’accesso a bonus, sussidi e agevolazioni.

Anche se, secondo l’elaborazione dell’ufficio studi della rete dei Caf Acli per Il Sole 24 Ore, la riforma rischia di produrre benefici per una platea ristretta. Con una soglia innalzata a 100.000 euro, infatti, ne avrebbe tratto vantaggio solo il 14,7% delle famiglie: con la soglia scesa a 91.500 euro, quindi, ancora meno.

Maggiorazioni per le famiglie con figli: bonus di 2.500 euro per ogni figlio successivo al primo

La nuova norma prevede anche una maggiorazione della soglia di esclusione per le famiglie con almeno 2 figli a carico.

L’articolo 47 della bozza, comma 1, stabilisce infatti che: “la soglia di cui all’articolo 5, comma 2, terzo periodo del citato regolamento è innalzata a 91.500 euro incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo“.

Una famiglia con due figli potrà quindi escludere la prima casa se il valore catastale non supera 94.000 euro (91.500 + 2.500). Per una con tre figli, il limite sale a 96.500 euro, e così via.

Le nuove scale di equivalenza ISEE 2026: più vantaggi alle famiglie numerose

Nello stesso articolo 47, il Governo interviene anche sulle scale di equivalenza, cioè quel meccanismo che serve a “pesare” il reddito in base alla composizione del nucleo familiare.

Fino al 2025, le maggiorazioni ISEE erano:

  • 0,2 punti per tre figli,
  • 0,35 per quattro figli,
  • 0,5 per cinque o più figli.

Dal 2026, secondo la bozza della manovra:

  • 0,1 punti anche per famiglie con due figli,
  • 0,25 per tre figli,
  • 0,40 per quattro figli,
  • 0,55 per almeno cinque figli.

Un ampliamento che potrà favorire famiglie numerose nell’accesso a prestazioni sociali agevolate.

Chi ci guadagna davvero?

Come anticipato, nonostante l’aumento della soglia per la prima casa, non tutte le famiglie ne trarranno vantaggio. Come evidenziano gli esperti, i veri benefici riguarderanno:

  • Famiglie proprietarie di immobili modesti,
  • Nuclei numerosi con più figli conviventi,
  • Chi è ai limiti per l’accesso a bonus (come assegno unico o bonus bollette).

Pertanto, i benefici concreti saranno limitati a pochi casi.

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