Con la pubblicazione dei due bandi ufficiale del Concorso Docenti PNRR3, uno per infanzia/primaria e l’altro per secondaria di primo e secondo grado, entra nel vivo una delle selezioni più attese del mondo della scuola.
I bandi, appena presentati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, confermano la struttura semplificata delle prove, già adottata nei precedenti concorsi straordinari, con una parte scritta e una orale, ma senza preselezione. Una scelta che mira a rendere le procedure più rapide e omogenee su tutto il territorio nazionale.
Abbiamo già visto quali sono i requisiti necessari, vediamo ora come il concorso docenti PNRR3 si struttura in termini di prove d’esame.
Nessuna preselettiva
Una delle principali conferme dei bandi rispetto ai precedenti è l’assenza della prova preselettiva. Tutti i candidati che possiedono i requisiti potranno accedere direttamente alla prova scritta, che rappresenta il primo vero momento di selezione.
Il Ministero ha spiegato che questa decisione è legata alla necessità di accelerare le tempistiche e di garantire a tutti i candidati un’opportunità concreta di partecipare, vista la complessità del sistema di reclutamento.
Prova scritta
La prova scritta sarà svolta in modalità computer-based, nello stesso formato già sperimentato nei concorsi PNRR1 e PNRR2.
I candidati dovranno rispondere a 50 quesiti a risposta multipla in 100 minuti, riguardanti discipline, pedagogia, competenze digitali e lingua inglese. Il punteggio massimo attribuibile è di 100 punti, con una soglia minima di 70 per accedere alla prova successiva.
Un elemento importante riguarda il numero di ammessi all’orale: solo un numero pari a tre volte i posti disponibili per ciascuna classe di concorso potrà proseguire, anche se tutti i candidati che avranno superato la soglia minima saranno comunque considerati idonei.
Prova orale
La prova orale avrà una durata media di 45 minuti e punterà a valutare non solo la conoscenza disciplinare, ma anche le abilità didattiche e metodologiche dei futuri insegnanti. È prevista una lezione simulata, durante la quale il candidato dovrà dimostrare capacità di progettazione, gestione della classe e utilizzo di strumenti digitali.
Particolare attenzione sarà riservata alla verifica delle competenze linguistiche, con un livello minimo richiesto di inglese B2, in linea con quanto stabilito dagli standard europei.
Valutazione finale e formazione della graduatoria
Il punteggio complessivo sarà calcolato sommando i risultati delle due prove e i titoli culturali e di servizio, per un massimo di 50 punti aggiuntivi.
I titoli più rilevanti restano il possesso di ulteriori abilitazioni, il servizio prestato nelle scuole statali e le esperienze documentate in ambito formativo.
La graduatoria finale sarà pubblicata a livello regionale e servirà sia per l’immissione in ruolo sia per l’accesso a eventuali percorsi abilitanti residui.
Tempistiche e obiettivi del bando
Le prove scritte dovrebbero svolgersi entro la fine del 2025, mentre gli orali sono previsti tra gennaio e giugno 2026.
L’obiettivo del Ministero è chiaro: assumere entro il 30 giugno 2026 tutti i docenti vincitori, così da rispettare i target fissati dal PNRR per la modernizzazione e il potenziamento del sistema scolastico.



