HomeEvidenzaContratti Statali, 3 Novembre Data Chiave: primo Aumento 232€, poi 277€

Contratti Statali, 3 Novembre Data Chiave: primo Aumento 232€, poi 277€

Il 3 novembre potrebbe diventare una data cruciale per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, in un’intervista pubblicata oggi su Il Sole 24 Ore, ha confermato che all’incontro previsto all’Aran «ci sono le condizioni per firmare» l’intesa relativa al triennio 2022-2024 per i dipendenti degli Enti Locali, aprendo subito la strada al rinnovo successivo.

Il ministro ha spiegato che il meccanismo dei nuovi fondi «è compatibile con la legge di bilancio» e che l’obiettivo è concludere rapidamente due cicli contrattuali, in modo da garantire aumenti significativi nelle buste paga del personale. «Se riusciamo a rinnovare in poco tempo i due trienni – ha dichiarato – portiamo nelle buste paga aumenti medi da 232 euro dal 2026 e 277 dal 2027; a cui si aggiungono 18 euro portati dal nuovo fondo espressamente collegato al contratto 2025/27».

La data del 3 novembre può essere determinante quindi, come il 31 ottobre per i dipendenti del comparto Istruzione e Ricerca.

Il fondo parte dal 2027 ma non blocca la trattativa

Secondo Zangrillo, i primi 50 milioni del fondo aggiuntivo arriveranno nel 2027, per poi salire a 100 milioni dal 2028, ma questo non rappresenta un ostacolo per la trattativa in corso.

«Abbiamo disegnato un meccanismo che fosse compatibile con la legge di bilancio», ha sottolineato, aggiungendo che la riunione con i sindacati all’Aran «è stata l’occasione per illustrare la misura e sottolineare l’opportunità di chiudere in tempi molto stretti l’intesa sul 2022/24 per partire subito con il triennio successivo».

Clima più disteso con la Uil, cautela sulla Cgil

Zangrillo si è poi detto «ottimista» sul clima delle trattative: «È maturato un atteggiamento diverso da parte della Uil, tornata a essere dialogante e costruttiva; devo dire che anche la Cgil apprezza gli sforzi compiuti, anche se continua a sostenere che l’intesa non è possibile».

Landini, “battaglia politica più che sindacale”

Infine, il ministro ha commentato la posizione del segretario generale della Cgil, diversa da quella tenuta al tavolo ARAN dai rappresentanti di Fp Cgil, la sigla più rappresentativa del settore: «Registro una certa distanza fra le posizioni dei sindacalisti Cgil al tavolo e l’atteggiamento duro e ostile di Maurizio Landini… temo, lo confermo, che Landini stia portando avanti una battaglia più politica che sindacale».

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