HomeCronaca sindacaleSciopero Improvviso Giovedì 6 Novembre: coinvolti Oltre 70.000 Lavoratori

Sciopero Improvviso Giovedì 6 Novembre: coinvolti Oltre 70.000 Lavoratori

Il prossimo 6 novembre è stato indetto lo sciopero di 24 ore in tutte le farmacie private italiane. La mobilitazione è stata proclamata dai sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL. Alla base della protesta vi è la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto lo scorso agosto. Le ragioni e le cifre della vertenza saranno al centro del seguente approfondimento.

Rottura delle trattative e mobilitazione

La trattativa per il rinnovo del contratto del settore è saltata dopo l’ultimo incontro del 9 ottobre, annullato da Federfarma. I titolari hanno proposto un aumento complessivo di 180 euro lordi per tre anni: cifra che i sindacati giudicano «inadeguata».
Di conseguenza, Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL hanno indetto lo sciopero per giovedì 6 novembre per rivendicare nuovi termini di confronto.

Numero dei lavoratori coinvolti

Il comparto punta su una platea significativa: secondo recenti dati per le farmacie italiane, gli occupati sono circa 99.000 persone, di cui circa 75.000 dipendenti.
Questo indica che la mobilitazione potrebbe coinvolgere decine di migliaia di lavoratori in tutto il Paese, da nord a sud.

Le ragioni della protesta

I sindacati sottolineano l’evoluzione del ruolo dei farmacisti e del personale delle farmacie verso una “farmacia dei servizi” dove diventano presidi sanitari territoriali. Ad esempio, in provincia di Bolzano il costo della vita è stimato superiore del 20-25 % rispetto alla media nazionale, e i salari nel settore sono cresciuti solo dell’11,8 % tra 2018 e 2023, a fronte di un rincaro dei prezzi del 20,3 %.
«Non tenere conto dell’inflazione significa penalizzare la qualità del servizio», ha affermato Ilaria Cagol della Filcams CGIL Alto Adige.

Prospettive e fasi della protesta

La mobilitazione prevede un’assemblea nazionale online realizzata lunedì 27 ottobre come prima azione pubblica. A seguire lo sciopero del 6 novembre. I sindacati rendono evidente che senza una proposta ritenuta dignitosa non verranno escluse ulteriori azioni.
L’obiettivo dichiarato: un contratto che riconosca in termini reali l’aumento di competenze e responsabilità del personale delle farmacie, e che non risulti penalizzato dall’erosione del potere d’acquisto.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -