Il Decreto Scuola è stato approvato in via definitiva dal Parlamento il 28 ottobre 2025. Il provvedimento introduce una serie di novità importanti per il personale docente e per il funzionamento del sistema scolastico.
Tra le misure più attese figura l’estensione della Carta del Docente anche agli insegnanti con contratto a tempo determinato, una platea di circa 190mila precari che finora ne erano esclusi.
Estesa la Carta del Docente ai precari
Con l’entrata in vigore del decreto, il bonus da 500 euro annui sarà riconosciuto anche a chi insegna con contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche. Si tratta di un intervento atteso da anni, dopo diverse sentenze che avevano riconosciuto il principio di parità di trattamento tra docenti di ruolo e supplenti.
L’ampliamento della platea renderà necessaria una nuova fase di sblocco e attivazione della piattaforma ministeriale, che dovrà aggiornare i sistemi informatici per consentire anche ai precari di accedere alla carta elettronica.
Nuove regole per gli acquisti
Il Decreto introduce però anche limiti inediti all’utilizzo del bonus. A partire dall’anno scolastico 2025/26, l’acquisto di hardware e software (come computer, tablet o programmi didattici) sarà consentito solo alla prima erogazione e poi una volta ogni quattro anni.
Allo stesso tempo, il paniere delle spese ammesse si amplia: sarà possibile utilizzare il bonus anche per servizi di trasporto di persone, oltre che per libri, corsi di formazione, lauree, master e aggiornamenti professionali.
Cosa succede ora
Dopo l’approvazione definitiva, il Ministero dell’Istruzione e del Merito procederà allo sblocco operativo della piattaforma Carta del Docente, con la distribuzione dei 500 euro anche ai supplenti.
Si attende ora la pubblicazione delle che fisserà i tempi per l’accredito e chiarirà le modalità per i nuovi beneficiari. Ma soprattutto si attende la conferma dell’importo in erogazione: sarà ancora 500 euro? Oppure è in vista una riduzione dell’importo considerato l’ampliamento della platea dei beneficiari? La risposta arriverà nei prossimi giorni. Certamente dopo la pubblicazione del Decreto Scuola sulla Gazzetta ufficiale.



