HomeCronaca sindacaleContratto Metalmeccanici, Firma Destinata a Slittare: Ecco Perchè i Sindacati Frenano

Contratto Metalmeccanici, Firma Destinata a Slittare: Ecco Perchè i Sindacati Frenano

Le trattative per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal, che riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici e installatori di impianti, riprende tra oggi e domani, 30 e 31 ottobre. Due giorni di confronto serrato ma la firma è ancora lontana.

Conferme che questa è la situazione, arrivano, nelle ultime ore, dalla Fim-Cisl nazionale, che su Facebook ha fatto sapere con un posto:

CCNL metalmeccanici: domani riparte la trattativa. Necessario ridurre le distanze”.

Una dichiarazione che, letta tra le righe, lascia intendere che la conclusione del negoziato non è dietro l’angolo. Restano divergenze significative su retribuzioni, orari di lavoro e diritti contrattuali, mentre il sindacato punta a consolidare un aumento in linea con il reale costo della vita.

Uliano: “Serve garantire aumenti superiori all’inflazione e tutele salariali”

Come ha spiegato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl, in un’intervista a Il Diario del Lavoro:Stiamo cercando di capitalizzare tutti gli sforzi che i metalmeccanici hanno dovuto mettere in campo negli ultimi 16 mesi per conquistare e concludere positivamente il rinnovo contrattuale – continua Uliano – abbiamo fatto alcuni passi nella direzione giusta sugli aspetti economici, a partire dalla definizione di condizioni economiche certe nel Ccnl e che gli aumenti saranno superiori all’inflazione Ipca Nei, utilizzando le possibilità previste dal ‘Patto della fabbrica’”.

Il leader della Fim ha inoltre evidenziato la necessità di mantenere la clausola di garanzia salariale annuale, che scatterebbe in caso di nuova impennata dei prezzi, e di assicurare che le modifiche organizzative “siano migliorative e non peggiorative”.

Trattativa verso novembre, in attesa di una posizione unitaria delle imprese

Di fatto, la chiusura slitta a novembre. Non per mancanza di volontà da parte sindacale, ma per una scelta strategica. Fim, Fiom e Uilm sanno che firmare ora significherebbe dover accettare un incremento economico più basso delle aspettative. Gli industriali, invece, non hanno ancora una linea condivisa: dentro Federmeccanica e Assistal non c’è accordo sul superamento della soglia dei 200 euro lordi mensili, obiettivo indicato dalle sigle sindacali visti anche i rinnovi sottoscriti a giugno per il CCNL Cooperative Metalmeccaniche e CCSL Automotive (gruppo Stellantis).

Per questo la trattativa resta aperta ma senza iniziative di sciopero (per il momento). Come sottolinea Uliano, servono “garanzie sulla clausola salariale e miglioramenti sugli aspetti organizzativi”, condizioni che per i metalmeccanici rappresentano un punto fermo prima della firma definitiva.

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