Il Fondo Espero è il fondo pensione complementare dedicato ai lavoratori della scuola: docenti, personale ATA, dirigenti e personale educativo.
A ottobre 2025 rappresenta uno degli strumenti più diffusi per costruire una pensione integrativa per il personale della Scuola.
Ma conviene davvero aderire? In questa guida aggiornata analizziamo novità 2025, vantaggi, svantaggi e strategie per scegliere consapevolmente.
Cos’è il Fondo Espero
Il Fondo Espero è un fondo pensione negoziale.
È vigilato dalla COVIP e opera senza fini di lucro, con l’obiettivo di integrare la pensione pubblica (INPS) con una rendita aggiuntiva.
L’adesione è volontaria, ma per i neoassunti dal 1° gennaio 2019 vige il meccanismo del silenzio-assenso: se non si comunica la non adesione entro 9 mesi, si viene automaticamente iscritti.
Chi può aderire:
- Docenti di ruolo o supplenti a tempo determinato;
- Personale ATA;
- Dirigenti scolastici;
- Personale educativo e dipendenti di scuole paritarie o conservatori.
Come funziona il Fondo Espero
Il funzionamento è semplice:
- Il lavoratore versa una quota del proprio stipendio (minimo 1%);
- Il datore di lavoro aggiunge un ulteriore 1% di contributo;
- L’INPS verserà al fondo il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) maturato dalla decorrenza dell’iscrizione al termine del rapporto di lavoro.
Le somme vengono investite in diversi comparti finanziari, con profili di rischio e rendimento differenti. Al pensionamento, il capitale si trasforma in rendita vitalizia o in capitale unico.
Le novità del Fondo
Nel 2025 il Fondo Espero ha introdotto importanti novità:
Nuovo comparto “Dinamico”
Dal 1° novembre 2024 è attivo il comparto Dinamico, con maggiore esposizione azionaria e potenziale rendimento più alto, pensato per chi ha molti anni di carriera davanti.
Ideale per giovani docenti e ATA che possono affrontare cicli di mercato lunghi.
Regolamento aggiornato
Dal 16 ottobre 2025 sono in vigore nuove regole per switch e cambio comparto, con modalità più flessibili e tempi più chiari.
Gestione automatica del silenzio-assenso
L’adesione automatica tramite sistema SIDI è ora più semplificata: le scuole comunicano i dati e i dipendenti possono esercitare la revoca direttamente online.
I Vantaggi
Contributo aggiuntivo del datore di lavoro
Chi aderisce riceve automaticamente l’1% in più di contributo da parte del datore di lavoro. È un “bonus” che nessun altro investimento offre.
Benefici fiscali
- Deduzione fiscale fino a €5.164,57 annui sui contributi versati.
- Tassazione agevolata sulla prestazione finale (dal 15% al 9% in base agli anni di permanenza).
- Tassazione ridotta sui rendimenti finanziari (12,5% su titoli di Stato, 26% su altri strumenti).
Costi bassi e gestione trasparente
Il Fondo Espero è no profit, con spese di gestione inferiori rispetto a fondi aperti e PIP assicurativi.
I gestori sono selezionati tramite gara pubblica e vigilati da COVIP.
Diversificazione e scelta del comparto
- Garanzia: basso rischio, ideale per chi è vicino alla pensione;
- Crescita: bilanciato, per profilo medio;
- Dinamico: più azionario, per chi ha orizzonte lungo;
- Life Cycle: gestione automatica in base all’età. Azionario all’inizio e Garantito alla fine.
Portabilità totale
Se si cambia lavoro o settore, si può trasferire gratuitamente quanto accumulato verso un altro fondo pensione complementare.
Svantaggi e criticità
Vincolo di lungo periodo
I fondi pensione non sono liquidi: puoi prelevare solo in casi specifici (spese sanitarie, acquisto o ristrutturazione prima casa).
Rendimento non garantito
I comparti più aggressivi possono subire perdite in fasi negative di mercato.
Nel breve periodo, anche il comparto “Garanzia” può avere rendimenti inferiori all’inflazione.
TFR non più rivalutato in modo fisso
Destinando il TFR al fondo, si rinuncia alla rivalutazione garantita (1,5% + 75% inflazione), legando tutto ai mercati.
Costi e oneri
Sebbene bassi, i costi di gestione possono ridurre i rendimenti effettivi, soprattutto in caso di adesione a fine carriera.



