È stato firmato a Roma il 29 ottobre 2025 l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, che interessa oltre 817mila assistenti familiari in tutta Italia: colf, badanti, baby sitter, custodi, ecc.
Dopo un negoziato lungo e complesso, l’intesa è stata raggiunta tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, e le associazioni datoriali Fidaldo e Domina.
Aumenti fino a 235 euro e maggiore rivalutazione dei minimi
Dal 1° novembre 2025, il nuovo contratto porterà un incremento economico concreto: 100 euro lordi mensili a regime sul livello medio BS, a cui si aggiungono 135,75 euro derivanti dal recupero dell’inflazione 2021-2025 calcolata dall’Istat. In totale, quindi, il rinnovo garantisce un aumento complessivo di 235,75 euro lordi.
Un’altra novità riguarda la rivalutazione annuale dei minimi retributivi, che passa dall’80% al 90% dell’indice del costo della vita, rafforzando la tutela del potere d’acquisto dei lavoratori in un contesto di forte aumento dei prezzi.
Più tutele per genitori e caregiver familiari
Sul piano normativo, il contratto introduce per la prima volta tutele specifiche per la genitorialità in un settore storicamente escluso da molte garanzie legislative. Viene riconosciuto anche il diritto ai permessi retribuiti per assistere familiari con gravi disabilità, colmando un vuoto lasciato dalla mancata applicazione della legge 104/92 al lavoro domestico.
Formazione e sicurezza al centro del nuovo impianto contrattuale
L’accordo valorizza anche la formazione certificata attraverso Ebincolf, con un incremento del contributo da 11 a 30 euro. Rafforzate inoltre le previsioni su sicurezza e prevenzione, per migliorare la tutela di chi opera in contesti domestici spesso isolati.
Grande soddisfazione da parte dei sindacati, che definiscono il rinnovo “un passo avanti decisivo verso il riconoscimento sociale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore domestico, pilastri invisibili del sistema di cura italiano”.



