È fissato per martedì 5 novembre 2025 l’incontro tra sindacati e Aran per chiudere la trattativa sul CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024.
L’obiettivo è arrivare alla firma definitiva del contratto entro questa data, così da consentire al Ministero dell’Economia e delle Finanze di erogare gli aumenti e gli arretrati entro dicembre 2025.
Il negoziato entra quindi nella fase decisiva per dare finalmente concretezza agli incrementi retributivi attesi da oltre due anni dal personale della scuola.
CCNL Scuola: aumenti netti tra i 25 e i 53 euro mensili
Secondo le tabelle predisposte dall’Aran e consegnate ai sindacati, gli aumenti stipensildiali del CCNL 2022-2024 variano a seconda del ruolo e dell’anzianità di servizio.
Dopo il parziale anticipo già versato con il DL “Anticipi” (145/2023), gli importi effettivi al momento della firma saranno mediamente modesti:
- Collaboratori scolastici: da 25 a 35 euro netti mensili
- Assistenti amministrativi e tecnici: circa 40-50 euro netti
- Docenti: tra 47 e 76 euro lordi (circa 31-50 euro netti)
- Funzionari: fino a 84 euro lordi, pari a circa 56 euro netti
Una cifra che, pur rappresentando un passo avanti, risente del taglio di due terzi del potere d’acquisto accumulato nel triennio di riferimento.
Arretrati e saldo: cosa arriverà in busta paga dopo la firma de CCNL Scuola
Con la firma definitiva del contratto, sarà erogato anche il saldo degli arretrati relativi al triennio 2022-2024.
Si tratta della quota non ancora versata dopo l’anticipo del 2023, che copriva oltre il 60% degli aumenti complessivi.
Le prime stime sindacali parlano di importi che vanno da 700 a oltre 1.000 euro, a seconda del profilo professionale e dell’anzianità. Un’iniezione di liquidità attesa da mesi, che rappresenta una boccata d’ossigeno per molte famiglie di lavoratori della scuola.


La posizione della CISL Scuola: “Serve responsabilità per chiudere subito”
La CISL Scuola, per voce della segretaria generale Ivana Barbacci, ha lanciato un appello alla chiusura immediata della trattativa:
“Arrivare nel più breve tempo possibile alla sottoscrizione di un’intesa non è solo la condizione per aprire subito il negoziato del triennio successivo, ma soprattutto un preciso interesse della categoria. Oggi non ha più senso porre ostacoli: serve responsabilità e realismo.”
Già pronto l’atto di indirizzo per il CCNL 2025-2027
Durante l’ultimo incontro, l’Aran ha informato le parti che il Ministro della Funzione Pubblica ha trasmesso l’atto di indirizzo “madre” per l’apertura dei rinnovi contrattuali 2025-2027 di tutta la Pubblica Amministrazione.
Per il comparto scuola, si ipotizzano aumenti medi di 135 euro mensili a partire da gennaio 2027, con valori più elevati per i docenti (142 euro) e più contenuti per il personale ATA (104 euro).
Tuttavia, l’avvio del nuovo negoziato è vincolato alla firma definitiva del contratto 2022-2024, prevista proprio per il 5 novembre.



