Fino alle ore 12.00 di martedì 4 novembre i docenti sono chiamati a esprimere la propria posizione sulla firma del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Scuola 2022-2024.
La consultazione, promossa dalla Gilda degli Insegnanti, potrebbe avere un impatto decisivo sull’intero comparto: il sindacato, con circa il 10% di rappresentatività, può infatti determinare la chiusura dell’accordo economico la cui firma è prevista proprio per il giorno successivo, il 5 novembre all’ARAN.
Una scelta che parte dal basso
La Gilda-Unams è una delle principali sigle sindacali della scuola e ha scelto di coinvolgere direttamente i propri iscritti, chiamandoli a decidere se firmare o meno la proposta contrattuale. Si tratta di un voto democratico e trasparente, previsto dallo Statuto del sindacato, che affida alla base – e non ai vertici – la responsabilità delle scelte più importanti.
Il voto riguarda soprattutto il cuore del rinnovo, la parte economica con un aumento stipendiale per i Docenti di 150 euro lorde medie.
Come e quando si vota
Ogni iscritto riceve via mail un modulo per partecipare al referendum online, in cui potrà dichiararsi favorevole o contrario alla firma del CCNL.
Il voto resterà aperto fino alle ore 12.00 del 4 novembre, momento in cui verranno chiuse le urne digitali. Solo dopo quella data si conoscerà la posizione definitiva che la Gilda porterà al tavolo negoziale nazionale.
In vista della riunione del 5 novembre
Il giorno successivo, mercoledì 5 novembre, l’Aran incontrerà le organizzazioni sindacali per tentare la firma del contratto. Se la Gilda voterà a favore, potrà contribuire al raggiungimento della soglia del 50,01% di rappresentatività necessaria per rendere valido il CCNL. Il voto del 4 novembre rappresenta quindi un passaggio decisivo per il futuro del contratto e per gli stipendi dei docenti italiani.
Ma anche quello che è successo oggi all’ARAN può cambiare le sorti della riunione del 5 novembre: i sindacati (senza Fp Cgil) hanno sottoscritto il Rinnovo del CCNL Enti Locali, fermo da tempo come quello della Scuola. La svolta è quindi vicina per gli stipendi dei Docenti e ATA.



