HomeEvidenzaStatali, Uilpa Firma il Rinnovo: Cosa Cambia per gli Stipendi 2025-2027

Statali, Uilpa Firma il Rinnovo: Cosa Cambia per gli Stipendi 2025-2027

A nove mesi dalla chiusura delle trattative la UIL Pubblica Amministrazione ha firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni Centrali 2022-2024. Un atto politico e sindacale che guarda già al futuro: la firma è infatti letta come un passo strategico per accelerare l’apertura del nuovo tavolo negoziale 2025-2027.

La UILPA motiva la scelta con l’obiettivo di riallineare le scadenze contrattuali, recuperare i ritardi accumulati e dare concretezza ai prossimi rinnovi. Nella stessa mattinata, l’organizzazione ha firmato con l’ARAN una dichiarazione d’intenti che impegna le parti a concludere il prossimo contratto entro il 2026, valutando anche l’ipotesi di anticipare la parte economica.

Un passo per sbloccare la nuova stagione contrattuale

Il segretario generale Sandro Colombi ha spiegato che la firma “rappresenta il primo passo verso la nuova stagione contrattuale 2025-2027”. Per la UILPA, non si tratta di un cambio di linea, ma di una scelta tattica: sbloccare il percorso, assicurare risorse certe e imporre un calendario più rapido al Governo e all’ARAN.

Le coperture finanziarie del contratto 2022-2024 sono già previste dalla legge di bilancio e confermate per i prossimi anni, garantendo così stabilità fino al 2027. Inoltre, il Governo avrebbe mostrato apertura su tre richieste centrali avanzate dalla UIL:

  • detassazione dei premi di produttività nel pubblico impiego;
  • riduzione dei tempi di erogazione del TFS/TFR;
  • revisione dell’IRPEF per i redditi medio-bassi.

Questi elementi sono considerati dal sindacato segnali di dialogo che giustificano la firma, in un’ottica di rilancio complessivo del sistema di contrattazione pubblica.

CGIL ormai isolata: la frattura nel fronte sindacale

La decisione della UILPA segna però una spaccatura netta nel panorama sindacale. La CGIL è ora l’unica grande sigla rimasta a non firmare, giudicando il contratto “inadeguato” e “incapace di recuperare il potere d’acquisto perso”.

Secondo la UIL, restare fermi avrebbe significato rinviare ancora una volta il confronto su temi centrali come la riorganizzazione del lavoro, la digitalizzazione e la valorizzazione professionale. Firmare, invece, permette di aprire subito il tavolo 2025-2027.

L’obiettivo dichiarato è arrivare alla sottoscrizione entro la fine del 2026, con la possibilità di anticipare la parte economica già nel primo semestre.

Tabella riassuntiva: situazione attuale e prospettive

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