Chi percepisce l’Assegno di Inclusione deve fare i conti con una pausa forzata: dopo i primi 18 mesi di erogazione, la norma prevedeva un mese di sospensione prima di poter presentare domanda di rinnovo per altri 12 mesi.
Ma dal 2026 tutto cambierà: la nuova Legge di Bilancio, nel testo bollinato dal MEF, elimina questo periodo di attesa, garantendo pagamenti continui e senza interruzioni.
Una novità importante che riguarda tutti i percettori del sussidio, con effetti diretti anche su un altro aspetto: non sarà più previsto il bonus ponte, introdotto nel 2025 proprio per coprire il mese di stop.
Stop al mese di sospensione: come cambia l’Assegno di Inclusione nel 2026
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2026, viene riscritto uno dei passaggi più discussi della misura. L’attuale normativa stabilisce che, dopo 18 mesi di Assegno di Inclusione, sia necessario attendere 30 giorni prima di poter beneficiare di un nuovo ciclo di erogazioni.
Dal 2026, invece, il rinnovo potrà essere immediato, senza alcuna sospensione tra un periodo e l’altro. In concreto, i nuclei familiari potranno beneficiare dell’Assegno di Inclusione per 18 mesi iniziali, poi rinnovare per ulteriori 12 mesi — e farlo anche più di una volta, purché restino invariati i requisiti di accesso.
In pratica, chi continuerà a soddisfare i requisiti economici e familiari, non vedrà più interruzioni nei pagamenti mensili.
Pagamenti continui e rinnovi illimitati
Il testo bollinato della Legge di Bilancio 2026 specifica che l’eliminazione del mese di sospensione è volta a “garantire la continuità dell’erogazione del beneficio economico”, riducendo la burocrazia e le attese per i beneficiari.
Questo significa che l’Assegno di Inclusione potrà essere rinnovato senza limiti di cicli, con cadenza 18 + 12 mesi, purché il nucleo familiare continui a rispettare i parametri previsti:
- Indicatore ISEE entro 10.140 euro.
- Presenza nel nucleo di minori, disabili, over 60 o soggetti svantaggiati.
- Residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
- Adesione al Patto di Attivazione Digitale (PAD) e alle eventuali attività di inclusione lavorativa o sociale.
Una svolta per migliaia di famiglie
L’eliminazione del mese di stop rappresenta una semplificazione concreta per migliaia di nuclei familiari che dipendono dall’Assegno di Inclusione per le spese quotidiane. Dal 2026, chi rinnova la misura potrà contare su pagamenti senza interruzioni, evitando il vuoto economico che si creava tra una fase e l’altra.
Una modifica che, pur non aumentando l’importo del beneficio, rafforza la continuità del sostegno e garantisce maggiore sicurezza a chi vive situazioni di fragilità economica.



