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Il Reddito di Cittadinanza può tornare per i Single ‘Occupabili’. E rafforzare l’Assegno di Inclusione

Il “Reddito di Cittadinanza” in veste regionale potrebbe tornare protagonista in Puglia e, con una proposta di legge, anche in Campania. Mentre altre regioni, non solo amministrate dal “campo largo”, sono alla finestre per prendere analoghe misure.

Si tratterebbe di un ritorno di quelle misure locali che, prima dell’intervento statale, avevano anticipato il Reddito di cittadinanza. Ma questa volta l’obiettivo è diverso: dare una risposta a una parte della popolazione oggi completamente scoperta, ovvero i single tra i 18 e i 59 anni, senza figli né familiari disabili o fragili.

Ma anche rafforzare la protezione economica e sociale per le famiglie che percepiscono altri sussidi come l’Assegno di Inclusione. Esattamente come fatto in Sicilia con il Reddito di Povertà.

Gli esclusi dalla riforma Meloni

Con la riforma del governo Meloni, il Reddito di cittadinanza è stato abrogato e sostituito dall’Assegno di Inclusione, destinato solo ai nuclei familiari con minori, anziani o disabili.

Tutti gli altri — cioè gli occupabili senza carichi familiari — sono rimasti fuori da qualsiasi forma di sostegno economico. L’unica alternativa prevista, il Supporto Formazione e Lavoro (SFL), garantisce appena 500 euro mensili per un massimo di dodici mesi e solo a chi partecipa a corsi o tirocini. Una misura transitoria, che non copre chi è disoccupato e potrebbe continuare a rimanerlo nonostante i corsi formativi frequentati. La formazione infatti non significa lavoro assicurato né tantomeno garantisce l’accesso ad un salario dignitoso.

Il ruolo di Puglia e Campania

Proprio per colmare questo vuoto, la Regione Puglia (qualora vinca il candidato Decaro) potrebbe rilanciare il Reddito di Dignità, rivolto a persone con ISEE basso (fino a 9.360 euro) e residenti da almeno un anno in regione. Parallelamente, in Campania (in caso di vittoria di Fico) è stata depositata una proposta di legge per un nuovo sussidio fino a 500 euro mensili, destinato alle famiglie e ai cittadini in condizione di povertà assoluta. Entrambe le misure, pur diverse nei dettagli, condividono una finalità: restituire dignità economica a chi è rimasto escluso.

Una nuova attenzione ai single

Mentre la legge di bilancio continua a privilegiare le famiglie con figli (almeno 2 e di età inferiore a 10 anni), questi strumenti regionali vanno in un’altra direzione, mirando a includere anche i single occupabili. Cioè potenzialmente inseribili nel mercato del lavoro ma che per circostanze oggettive e soggettivo non riescono ad accedere al mercato del lavoro. Un segnale politico importante, che potrebbe anticipare un futuro ripensamento nazionale delle politiche di contrasto alla povertà.

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