HomeEvidenzaStatali, Aumenti Mangiati: 470 euro Evaporati sulle Progressioni

Statali, Aumenti Mangiati: 470 euro Evaporati sulle Progressioni

La firma dell’ipotesi di contratto 2022-2024 per le Funzioni locali ha portato in busta paga aumenti tra 113,51 euro e 144,11 euro.

Una notizia accolta inizialmente come un segnale positivo, ma che — come spiega Il Sole 24 Ore del Lunedì in edicola oggi — nasconde una perdita reale per i dipendenti pubblici, soprattutto quelli con maggiore anzianità.

Il motivo è tecnico ma decisivo: gli aumenti intervengono solo sullo stipendio tabellare iniziale, lasciando fuori le vecchie progressioni economiche, ormai “cristallizzate” dal nuovo ordinamento professionale entrato in vigore il 1° aprile 2023.

Le vecchie progressioni diventano “differenziali storici”

Nel vecchio sistema, lo stipendio era formato da due parti: il tabellare e la progressione economica orizzontale. Con la riforma, la progressione è stata trasformata in un differenziale storico fisso, che non cresce più con i rinnovi contrattuali.

Per esempio, un dipendente di categoria C5 aveva una progressione annuale di 2.813,34 euro. L’inflazione accumulata dal 2021 al 2024, pari al 16,7%, ha ridotto il valore reale di quella cifra di 469,83 euro. In pratica, circa un terzo dell’aumento previsto viene eroso dal mancato adeguamento della parte variabile dello stipendio.

Anche i nuovi differenziali perdono valore

Il contratto 2019-2021 aveva introdotto i nuovi differenziali stipendiali, pensati per sostituire le vecchie progressioni e premiare competenze ed esperienza. Tuttavia, anche questi importi restano fermi.

Secondo i calcoli riportati da Il Sole 24 Ore del Lunedì, un differenziale introdotto nel 2023 perde circa 50 euro l’anno a causa del 6,7% d’inflazione registrato tra 2023 e 2024. Sommando questa erosione ai 470 euro delle vecchie progressioni, la perdita complessiva arriva al 30% dell’aumento contrattuale.

I più penalizzati sono i dipendenti di lungo corso

L’effetto si fa sentire soprattutto sui lavoratori con lunga anzianità di servizio. Chi nel vecchio ordinamento era in posizione D7 e oggi gode di due differenziali stipendiali, vede la propria rivalutazione completamente azzerata.

Come osserva Il Sole 24 Ore del Lunedì, in questi casi l’aumento contrattuale serve solo a compensare la perdita, senza garantire alcun miglioramento reale. In sostanza, i nuovi stipendi degli statali recuperano poco o nulla rispetto all’inflazione, lasciando scoperto gran parte del potere d’acquisto perso nel triennio 2021-2024.

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