HomeCronaca sindacaleMetalmeccanici, Torna il Nodo degli Scatti di Anzianità Assorbiti: Vertenze in Corso

Metalmeccanici, Torna il Nodo degli Scatti di Anzianità Assorbiti: Vertenze in Corso

Il tema degli scatti di anzianità è tornato al centro del dibattito sindacale nel gruppo Stellantis, dopo anni di discussioni e applicazioni controverse. La questione riguarda migliaia di lavoratori negli stabilimenti italiani, dove la riforma del sistema di inquadramento ha portato — secondo le organizzazioni sindacali — a una riduzione del valore economico degli aumenti periodici legati all’anzianità di servizio.

Gli scatti “assorbiti” e la riforma del 2019

L’origine del problema risale all’accordo sottoscritto il 2 dicembre 2019 tra FCA (oggi Stellantis) e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL (Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e AQCF-R).
Con quell’intesa venne ridefinito il sistema retributivo e di inquadramento professionale, sostituendo i vecchi “gruppi professionali” con nuove aree di competenza. Nella pratica, però, una parte dei lavoratori ha visto assorbire nei nuovi minimi contrattuali il valore degli scatti maturati nel tempo.

Secondo quanto emerso nelle verifiche interne, l’effetto è stato più marcato tra gli operai e gli impiegati con maggiore anzianità di servizio: per alcuni si è trattato di una perdita economica permanente, per altri di un blocco nella progressione retributiva.
Il tema è stato portato alla Commissione Inquadramento Stellantis, organismo paritetico che da mesi analizza la casistica e valuta ipotesi di compensazione. Ma gli esiti non sono stati sempre positivi.

Il confronto con i sindacati e le reazioni

I sindacati firmatari del CCSL, pur difendendo la logica complessiva dell’accordo, riconoscono che si sono verificati effetti distorsivi e hanno iniziato a offrire assistenza legale ai lavoratori che ritengono di essere stati penalizzati. In diversi stabilimenti — tra cui Mirafiori, Melfi, Pomigliano e Pratola Serra — sono state aperte pratiche individuali per la verifica dei calcoli sugli scatti assorbiti.

Dall’altro lato, i sindacati di base e la FIOM-CGIL, che non firmarono l’accordo del 2019, hanno assunto una posizione più netta: secondo la FIOM, l’intesa ha “ridotto il valore di un diritto storico e riconosciuto del salario, legato all’esperienza e alla fedeltà al lavoro”.

La vertenza FIOM a Pratola Serra

Presso lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino), la RSA FIOM ha avviato una vertenza legale collettiva e individuale per ottenere il riconoscimento e il recupero delle somme derivanti dalla riduzione degli scatti.
Nel documento diffuso alle lavoratrici e ai lavoratori, la FIOM spiega che l’obiettivo è “ripristinare la giustizia salariale e difendere la dignità del lavoro”, invitando tutti gli interessati a partecipare per rafforzare la battaglia di trasparenza e coerenza.

La nota della FIOM sottolinea inoltre un elemento politico:in questi giorni, gli stessi sindacati che firmarono l’intesa del 2019 dichiarano di voler offrire assistenza legale ai lavoratori sul tema degli scatti. Ma il vero atto di coerenza sarebbe ritirare la firma da quell’accordo che ha reso possibile la riduzione del valore degli aumenti periodici”.

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