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Contratto Metalmeccanici, Allarme PAR: gli Industriali Vogliono Cambiare le Regole. Ecco Cosa Succede

Nelle riunioni del 13 e 14 novembre dedicate al rinnovo del CCNL Metalmeccanici, il confronto tra Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm si è concentrato su due temi precisi: la gestione dei PAR (permessi annui retribuiti) e la possibile riduzione dell’orario di lavoro nei siti produttivi.

Le imprese hanno chiesto un profondo riassetto dei PAR per avere maggiore flessibilità organizzativa, mentre i sindacati hanno riportato al centro la prospettiva delle 35 ore settimanali (tema di Piattaforma mai tramontato), mantenendo invariato il salario. Da qui una discussione intensa, con posizioni molto distanti raccolte in esclusiva da TuttoLavoro24.it dalle testimonianze di Fim-Cisl.

Permessi Annui Retribuiti: deve cambiare la gestione per i Metalmeccanici

Federmeccanica-Assistal hanno presentato una proposta che punta a rivedere in profondità l’assetto dei PAR.
Le imprese chiedono di ridurre la quota individuale dei permessi e di aumentare quella collettiva, così da gestire più facilmente le chiusure aziendali. Tradotto: non tutte le ore di utilizzo le scelgono i lavoratori, una parte deve rimanere in mano alle aziende.

Gli Industriali vogliono inoltre che questa impostazione rimanga stabile nel tempo e che la monetizzazione dei PAR diventi una scelta in capo alle aziende, non più ai lavoratori.
La delegazione datoriale ha anche avanzato ipotesi di intervento sull’orario plurisettimanale, con modifiche che secondo le imprese dovrebbero aumentare la flessibilità organizzativa.

Nell’idea di Federmeccanica-Assistal una revisione strutturale dei PAR consentirebbe di valutare in modo uniforme eventuali modelli a 35 ore a parità di salario, già sperimentati in alcuni territori, da realizzarsi comunque a livello di contrattazione aziendale.

La risposta dei sindacati: bocciatura delle proposte datoriali

Fim-Fiom-Uilm hanno espresso un giudizio nettamente negativo sulle richieste datoriali.
Hanno rifiutato la riduzione dei PAR individuali, l’aumento dei permessi collettivi e l’idea di trasferire alle aziende la facoltà di monetizzare i PAR.
Hanno inoltre respinto gli interventi sull’orario plurisettimanale, ritenuti peggiorativi e in contrasto con l’obiettivo di ampliare la flessibilità reale a disposizione dei lavoratori.

I punti di apertura e il percorso che resta da fare

Nonostante il quadro complessivo teso, un elemento positivo è stato riconosciuto dalle organizzazioni sindacali. Federmeccanica-Assistal hanno infatti mostrato:

  • Disponibilità a ridurre i giorni di preavviso necessari per richiedere i PAR.
  • Disponibilità ad aumentare il tasso di assenze contemporanee, consentendo a più lavoratori di fruire dei PAR nello stesso giorno.
  • Apertura a ampliare le casistiche in cui i PAR possono essere usufruiti senza preavviso.

Si tratta di miglioramenti circoscritti ma comunque utili sul piano pratico, che i sindacati hanno riconosciuto come passi avanti. Nonostante questi segnali, la distanza resta ampia.
Il tema tornerà nei prossimi incontri (in programma tra il 19 e il 21 novembre), dove sarà necessario un lavoro più approfondito per provare ad avvicinare le posizioni.

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