La sistema INPS torna a muoversi e, per molti percettori di NASpI in attesa, la seconda metà di novembre porta buone notizie: nuovi pagamenti risultano in lavorazione e in alcuni casi già con data di disponibilità. Le segnalazioni arrivate in queste ore mostrano accrediti frazionati, con importi non completi rispetto alla mensilità attesa. Si tratta di una pratica tutt’altro che rara e spesso legata ai controlli supplementari che l’INPS effettua quando qualche documento o requisito necessita di ulteriori verifiche.
Perché a novembre arrivano nuovi pagamenti NASpI
Molti utenti stanno visualizzando sul proprio fascicolo previdenziale nuove disposizioni di pagamento relative alla NASpI di novembre. Le schermate mostrano importi riconducibili all’indennità giornaliera, come nel caso di 218,75 euro registrati per il periodo dal 7 all’11 novembre. Questo conferma che l’Istituto sta procedendo a liquidare una nuova tranche di arretrati o competenze sospese nelle scorse settimane.
Il ritorno dei pagamenti genera inevitabilmente ottimismo tra i beneficiari, soprattutto dopo giorni di incertezza e attese.
In questo caso la prima date del nuovo ciclo di pagamenti, come dimostra il Fascicolo Previdenziale, è il 24 novembre 2025:

Pagamenti frazionati: perché l’INPS liquida solo una parte
Molti accrediti non corrispondono all’intero importo mensile. L’INPS ricorre al pagamento frazionato quando deve effettuare ulteriori accertamenti sui requisiti: può trattarsi di settimane lavorate, documentazione non completa, convalida tardiva del rapporto (o della cessazione) o controlli sulle comunicazioni obbligatorie.
In questi casi l’Istituto, per cautela, paga una prima quota e successivamente il saldo, solo dopo la verifica delle informazioni mancanti.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Il pagamento frazionato lascia intendere che arriveranno altri accrediti man mano che l’INPS completerà i controlli sulle singole posizioni. Chi visualizza un importo ridotto può quindi attendersi un saldo successivo. Ma anche nuove date di pagamento sono dietro l’angolo.
La lavorazione costante registrata a novembre fa prevedere che l’Istituto stia chiudendo le verifiche residue, permettendo così ai percettori di ricevere quanto ancora spettante.



