Novembre, dal punto di vista dello stipendio, è l’ultimo dei mesi “ordinari”, in cui si chiude l’anno fiscale 2024 con la fine delle addizionali e dell’eventuale secondo acconto irpef.
Con l’emissione ordinaria dello stipendio NoiPA, che ha come data valuta il 21 novembre 2025, si aggiunge anche un eventuale pagamento del FIS. Questo può comportare un doppio accredito sul conto corrente, ognuno corredato da un cedolino distinto.
Due o tre cedolini per chi ha avuto lo stipendio attivato in ritardo
Oltre al pagamento del FIS, ci potranno essere fino a tre cedolini anche per i dipendenti a tempo determinato che non sono rientrati nelle emissioni speciali dei mesi di settembre e ottobre.
Per questo personale, tuttavia, NoiPA non ha riattivato l’Anticipo del contratto 2022/2024 identificato con il codice 975 e, per l’eventuale richiesta di attivazione, è necessario inviare una richiesta alla Ragioneria Territoriale che amministra lo stipendio.

Accredito stipendi NoiPA novembre 2025: attenzione agli orari e ai ritardi bancari
Gli stipendi ordinari sono stati trasmessi da NoiPA con valuta 21 novembre 2025. Tuttavia, il buon esito dell’accredito dipende anche dagli istituti bancari.
In base alla normativa SEPA, le banche hanno tempo fino alle ore 24:00 del giorno 21 per completare l’accredito. Fino a quel momento, non c’è motivo di allarmarsi se l’importo non risulta ancora disponibile.
Nel caso in cui, trascorse le 24 ore, lo stipendio non sia stato accreditato, è necessario contattare l’ufficio competente per il trattamento economico oppure verificare tramite la piattaforma NoiPA se il cedolino risulta correttamente emesso e contabilizzato.
Quando il cedolino c’è, ma l’accredito non arriva: i casi di blocco
In rari casi, il cedolino NoiPA può risultare visibile e contabilizzato, ma l’accredito può essere bloccato dalle Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS). Questo accade in presenza di:
- Aspettativa senza assegni
- Decesso del dipendente
- Cessazione anticipata del contratto di lavoro
In queste situazioni, le RTS hanno facoltà di comunicare alle banche il blocco del pagamento, anche se NoiPA ha già completato l’emissione. Il controllo incrociato con gli archivi amministrativi può richiedere alcuni giorni.
Il conto corrente deve essere intestato al beneficiario dello stipendio
Il conto corrente deve essere intestato, o cointestato, al dipendente intestatario dello stipendio.
Se il bonifico arriva in un conto non intestato al dipendente la banca procede allo storno.
Ci vengono anche segnalati casi in cui le segreterie scolastiche riattivano lo stipendio senza aggiornare le coordinate bancarie. Anche in questo caso gli stipendi vengono stornati.



