Migliaia di lavoratori potranno continuare a svolgere parte della loro attività in smart-working anche il prossimo anno. Le organizzazioni sindacali hanno infatti annunciato un nuovo accordo che proroga l’utilizzo del lavoro agile fino al 31 dicembre 2026, garantendo continuità a un modello di lavoro ormai fondamentale per l’equilibrio tra vita privata e professionale.
La proroga riguarda i dipendenti delle aziende del gruppo Poste Italiane, compresa SDA Express Courier, Poste Logistics e Kipoint, con riferimento al personale non dirigente.
Vediamo meglio nel dettaglio.
Prorogato lo smart-working fino al 2026
L’accordo, siglato lo scorso 17 novembre tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali, conferma la possibilità, per i lavoratori coinvolti, di continuare a svolgere la propria attività in modalità agile negli stessi ambiti organizzativi in cui già operano oggi.
La conferma arriva dagli stessi sindacati, in un comunicato stampa unitario:

Come si legge nel comunicato, la validità è fissata dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, in continuità con quanto stabilito dai precedenti accordi. Riguarda il personale non dirigente.
Il perimetro del lavoro agile rimane sostanzialmente invariato: non vengono introdotte modifiche alle condizioni già definite negli anni scorsi, a conferma di un impianto ritenuto efficace sia dai sindacati che dalle aziende.
Cosa prevede l’accordo per i lavoratori di Poste Italiane
Per il personale non dirigente delle aziende del gruppo Poste, l’accordo sigla tre punti chiave:
- continuità operativa, senza modifiche alle modalità già in vigore;
- validità estesa fino a fine 2026, garantendo stabilità ai dipendenti;
- possibilità di svolgere attività da remoto negli attuali ambiti organizzativi, in linea con il CCNL.
Nel comunicato i sindacati sottolineano che il tema del lavoro agile è in costante evoluzione e che il confronto con l’azienda continuerà anche nei prossimi mesi per eventuali aggiornamenti.
Perché la proroga dello smart working è importante
La conferma del lavoro agile rappresenta un passo significativo per migliaia di dipendenti del gruppo Poste Italiane, che negli ultimi anni hanno potuto beneficiare di:
- maggiore flessibilità;
- migliore gestione dei tempi di vita e lavoro;
- riduzione degli spostamenti e dei costi connessi;
- possibilità di organizzare il lavoro in modo più efficiente.
La prosecuzione fino al 2026 dà continuità a un modello ormai consolidato, apprezzato dai lavoratori e riconosciuto come funzionale anche dall’azienda.



