Nelle aziende artigiane della meccanica e dell’installazione impianti della Lombardia sta per arrivare una scadenza importante: entro il 30 novembre 2025 i lavoratori dovranno restituire il modulo di accettazione o rifiuto relativo alla quota di servizio da 15 euro prevista dall’accordo regionale del 22 luglio 2025.
La comunicazione – consegnata insieme alla busta paga di ottobre – riguarda una platea molto precisa: tutti i metalmeccanici dipendenti da aziende artigiane lombarde, tranne gli iscritti ai sindacati FIM-CISL e UILM-UIL, che hanno già la quota compresa nella loro tessera di adesione al sindacato.
Chi deve pagare i 15 euro (e perché)
La quota riguarda quindi i non iscritti ai due sindacati firmatari e, cosa spesso ignorata, anche i lavoratori iscritti alla FIOM-CGIL o ad altre sigle non firmatarie.
Questo perché il CCRL Area Meccanica vale per tutti i lavoratori delle aziende artigiane che applicano il CCNL Area Meccanica – Artigianato, indipendentemente dal sindacato di appartenenza.
In pratica, anche un lavoratore tesserato FIOM, pur avendo conferito mandato a un sindacato che non ha firmato il rinnovo, beneficerà comunque degli aumenti e degli istituti previsti dall’accordo regionale. Per questo motivo FIM e UILM richiedono una quota di servizio ai non iscritti, come contributo ai costi della contrattazione.
Cosa devono fare lavoratori e aziende
In base all’accordo del 22 luglio 2025, le aziende devono aver distribuito il modulo a tutti i dipendenti entro ottobre.
I lavoratori devono restituirlo entro il 30 novembre indicando se accettano o rifiutano la quota.
In caso di mancata riconsegna, scatterà il silenzio-assenso e la trattenuta verrà applicata automaticamente sulla busta paga di dicembre (e poi ogni anno fino al 2028).
Il silenzio-assenso costituisce a tutti gli effetti “cessione del credito”. Lo ha sottolineato la recente sentenza n. 27722 del 17 ottobre 2025, della Corte di Cassazione. Quando il lavoratore cede al sindacato il proprio credito relativo alle trattenute sindacali, quest’ultimo diventa a tutti gli effetti il nuovo titolare del credito. Di conseguenza, il datore di lavoro è tenuto per legge a eseguire le trattenute e i versamenti secondo le istruzioni, senza possibilità di discrezionalità.
Gli aumenti in arrivo da novembre
Il rinnovo del 22 luglio porta anche un aumento salariale articolato in tre tranche.
Per il 4° livello (operaio specializzato), la categoria più rappresentativa del settore, è previsto un incremento complessivo di 102,69 euro, erogato in tre step: il primo già da novembre 2025, il secondo da luglio 2026 e l’ultimo da febbraio 2027.
Gli aumenti riguardano i lavoratori dei settori metalmeccanica impegnati in officine di produzione, installatori come elettricisti, termoidraulici, ecc., dipendenti delle autofficine di riparazione, orafi, argentieri, odontotecnici, restauratori.
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Perché è importante decidere
La scelta deve essere consapevole:
- chi restituisce il modulo rifiutando la quota evita la trattenuta;
- chi non lo consegna paga automaticamente;
- tutti, compresi gli iscritti FIOM, beneficeranno comunque degli incrementi salariali e delle previsioni contrattuali.
La scadenza del 30 novembre è quindi decisiva per non subire trattenute non desiderate.



