I concorsi docenti PNRR stanno rappresentando uno dei principali canali di reclutamento per la scuola italiana.
Tuttavia, oltre alla possibilità di ottenere il ruolo, molti docenti si domandano quale peso abbia il superamento di queste procedure all’interno delle graduatorie, sia per i supplenti sia per chi è già stabilizzato.
In particolare, la questione più ricorrente riguarda la valutazione nelle GPS e nelle graduatorie interne d’istituto. Facciamo il punto in modo chiaro.
Quanti punti danno nelle GPS
Il superamento di un concorso ordinario, come quelli banditi nell’ambito del PNRR, consente di ottenere 3 punti aggiuntivi.
Si tratta di un punteggio riconosciuto come titolo culturale, valido indipendentemente dal fatto che il candidato abbia ottenuto o meno l’assunzione tramite quella procedura.
In pratica, è sufficiente aver superato il concorso per beneficiare dei tre punti in graduatoria.
Il concorso vale anche per i docenti di ruolo
Anche i docenti che sono già stabilizzati possono trarre vantaggio del superamento di concorsi docenti PNRR.
In questo caso, il riferimento è la graduatoria interna d’istituto, che ogni scuola utilizza per individuare eventuali soprannumeri in caso di riduzione delle cattedre.
Qui il titolo pesa di più:
superare un concorso ordinario consente infatti di ottenere 12 punti aggiuntivi.
È la stessa valutazione attribuita alle tradizionali procedure ordinarie.
Attenzione, però: in entrambi i casi i punti si attribuiscono solo a chi ha effettivamente superato i concorsi, non basta solo avervi partecipato.
Inoltre, non è detto che si possano aggiungere i punti anche dal concorso PNNR3: infatti, per poter contarlo le prove dovrebbero essere terminate prima dell’apertura delle GPS per il nuovo biennio.



