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Bonus INPS per le Imprese che Si Aggregano: Fino a 3.500€ per Lavoratore

Quando due o più imprese si uniscono — tramite fusione, cessione, conferimento o acquisizione — può scattare un rischio forte per i posti di lavoro e per la formazione delle persone che vi lavorano. Per evitare questo effetto e favorire nuove aggregazioni competitive, l’INPS ha varato un bonus contributivo speciale.

Ne fornisce tutte le indicazioni nel messaggio n. 3344 del 6 novembre 2025. Vediamo insieme chi può usarlo, quanto vale, e come funziona passo per passo.

Chi ha diritto all’incentivo INPS

L’incentivo è pensato per imprese che nascono da “processi di aggregazione” e che rispondono a specifici requisiti:

  • Deve trattarsi di un’operazione di fusione, cessione, conferimento o acquisizione di aziende o di rami di azienda.
  • Il nuovo soggetto risultante deve avere un organico complessivo di almeno 1.000 lavoratori.
  • L’operazione deve essere avvenuta nel periodo 2024‑2025, essendo l’incentivo applicato per questi anni.
  • È necessario un accordo in sede governativa tra l’impresa, le organizzazioni sindacali rappresentative, e i Ministeri del Lavoro e delle Imprese e del Made in Italy.
  • Nell’accordo deve essere previsto un progetto industriale e un piano di formazione o riqualificazione per i lavoratori coinvolti, con almeno 200 ore per ciascun lavoratore.
  • L’impresa beneficiaria deve garantire il mantenimento del livello occupazionale (cioè gli stessi posti di lavoro) per almeno 48 mesi dalla data dell’operazione.

Se tutti questi requisiti sono soddisfatti, l’impresa può accedere al bonus contributivo.

Quanto vale il bonus

Nel caso in cui i requisiti siano tutti rispettati, per i primi 24 mesi dall’operazione l’azienda può beneficiare di un esonero fino al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi INAIL) per ciascun lavoratore coinvolto. Il limite annuo è pari a 3.500 euro per lavoratore.

Successivamente, è prevista una proroga opzionale di altri 12 mesi, con esonero entro un massimo di 2.000 euro annui per lavoratore.

In sostanza, quindi, per ogni lavoratore coinvolto, l’azienda può ottenere un risparmio fino a 3.500 euro all’anno per 2 anni, e fino a 2.000 euro all’anno nel terzo anno, purché rispetti tutti i vincoli richiesti.

Come viene erogato

Come specifica il messaggio INPS, l’erogazione avviene tramite codici specifici nei flussi contributivi “UNIEMENS”: il codice “2L” per il riconoscimento del beneficio, e altri codici per conguagli/arretrati.

In caso di violazioni (ad esempio mancata formazione o diminuzione occupazionale) l’INPS può revocare il beneficio e richiedere il recupero (anche con sanzioni). Fanno eccezione:

  • i licenziamenti per giusta causa;
  • le dimissioni volontarie;
  • le dimissioni con incentivi previo consenso del lavoratore.

Come funziona praticamente: cosa fare

Ecco i passaggi pratici che un’azienda deve seguire per richiedere il bonus all’INPS:

  1. Identificare l’operazione societaria di aggregazione (fusione/cessione/conferimento/acquisizione) che darà vita a una nuova impresa con almeno 1.000 lavoratori.
  2. Sottoscrivere l’accordo in sede governativa (Ministero del Lavoro + Ministero delle Imprese) con rappresentanti sindacali e definire progetto industriale + formazione (min. 200 ore per lavoratore).
  3. Trasmettere all’INPS i dati delle imprese ammesse (denominazione, numero dipendenti, data decorrenza, costi) tramite il Ministero competente.
  4. L’INPS attribuisce il codice di autorizzazione “2L” e l’azienda può inserire il beneficio nei flussi contributivi per godere dell’esonero.
  5. Mantenere i posti di lavoro per almeno 48 mesi dalla data dell’operazione, attuare tutto il piano formativo e rispettare gli obblighi: altrimenti si rischia la revoca del bonus.
  6. Monitorare la procedura e le scadenze.
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