La riforma del Reddito di Cittadinanza a cui sta lavorando il Governo, con un doppio binario di tutele con GI e GAL (Garanzia per l’inclusione e Garanzia per l’attivazione lavorativa), porterà anche una stretta al sistema sanzionatorio per contrastare frodi e disincentivare i furbetti privi di requisiti ad accedere al sussidio.
E’ quanto scrive il quotidiano Il Messaggero che parla da una bozza di Decreto Lavoro in arrivo che stravolgerà il “reddito” a partire dalle sanzioni penali che saranno introdotte.
“Chiunque presenti documenti contraffatti o renda informazioni non veritiere – scrive il quotidiano romano – per ottenere indebitamente il beneficio economico di «Garanzia per l’inclusione», sarà punito, spiega l’articolo 8 della bozza del decreto lavoro, con la reclusione da due a sei anni. Non solo. Chi non comunicherà all’Inps le variazioni del proprio reddito, del proprio patrimonio, anche se dovessero derivare da attività irregolari, sarà punito con la reclusione da uno a tre anni. Ed ancora. La condanna in via definitiva ad una pena non inferiore ad un anno di reclusione comporterà l’immediata decadenza dal beneficio e il percettore dell’assegno dovrà restituire quanto indebitamente percepito. Ma oltre alle sanzioni penali, le nuove norme sul sussidio prevedono una serie di obblighi a carico dei beneficiari che, se non rispettati, fanno cessare immediatamente l’erogazione dell’assegno”.