Reddito di Cittadinanza, nel 2023 terminerà dopo 7 mesi di fruizione ma il Governo ha trovato un modo per sostenere economicamente i beneficiari che dovranno attendere gennaio 2024 per ricevere il nuovo sussidio, ribattezzato Garanzia per l’attivazione lavorativa.
L’Esecutivo a guida Meloni ha infatti escogitato la PAL, ossia la Prestazione di accompagnamento al lavoro, un sussidio temporaneo di 350 euro mensili e cui potranno godere i percettori occupabili tra i 18 e i 59 anni, ma solo a determinate condizioni. Vediamole.
Nuovo RdC, cosa serve per averlo?
La Prestazione di accompagnamento al lavoro non sarà accessibile a tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza indistintamente. Come TuttoLavoro24.it ha potuto evincere leggendo in esclusiva la bozza del decreto lavoro, ‹‹al momento della scadenza nel corso del 2023 del periodo massimo di sette mesi di fruizione del beneficio, possono accedere alla PAL coloro che abbiano sottoscritto il patto per il lavoro e siano inseriti in misure di politica attiva del lavoro o di formazione o in progetti utili alla collettività››.
Ciò significa che potranno richiedere la PAL solo i percettori che si siano già recati presso i Centri per l’Impiego e che già abbiano dato la loro immediata disponibilità a lavorare.
Per questo è fondamentale non rimandare l’appuntamento che il Centro per l’Impiego o, eventualmente, il Comune di Residenza, fissa col percettore per sottoscrivere il Patto per il Lavoro. Ora più che mai le convocazioni presso i CpI si faranno fitte e di vitale importanza.
I tempi non sempre sono celeri e avere a disposizione un’idonea certificazione rilasciata dai centri per l’impiego e attestante l’avvenuta sottoscrizione del patto per il lavoro prima della fine del RdC, sarà dunque fondamentale per riscuotere i 350 euro mensili di PAL.
Anche perché la domanda per accedere a questo nuovo e temporaneo sostegno si dovrà fare a INPS almeno 30 giorni prima del settimo mese e per quella data bisognerà già essere in possesso della certificazione del CpI.
