Un mese di congedo parentale indennizzato all’80% anziché al 30%, lo ha previsto la Legge di Bilancio 2023 ma ancora non si sa quando si potrà richiederlo.
La novità rientra in quelle misure che il Governo Meloni ha previsto per la famiglia, a difesa e a sostegno della maternità e della natalità. Tuttavia, per adesso non si sa quando sarà applicata. Per fortuna però qualcosa sembra smuoversi. Vediamo.
Congedo parentale 80 per cento, da quando?
L’articolo 1, al comma 359, della Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’aumento dell’indennità INPS per congedo parentale dall’attuale 30% all’80% per la durata massima di un mese da fruire entro il sesto anno di vita del figlio.
Il congedo è fruibile in alternativa tra i genitori, lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità (5 mesi) o, in alternativa, di paternità (10 giorni), successivamente al 31 dicembre 2022. Tagliati fuori dal beneficio, dunque, tutti coloro che hanno già fruito dei rispettivi congedi prima dell’entrata in vigore della legge di Bilancio.
Ma anche chi ci rientra ancora non ha istruzioni specifiche e non sa come muoversi. Quando sarà possibile richiedere il congedo parentale all’80%? La domanda arriva direttamente a INPS, che tramite social risponde e annuncia una importante novità:
La circolare che illustrerà la procedura per fruire del congedo parentale indennizzato all’80 per cento della retribuzione è in dirittura d’arrivo. Sulle tempistiche l’Istituto non fornisce ulteriori dettagli, tuttavia sembra non solo che INPS ci stia lavorando, ma che anzi abbia quasi completato la stesura.
Ad ogni modo – ricorda INPS – gli interessati possono fruire del congedo parentale comunicando al proprio datore di lavoro il periodo di fruizione e presentando la domanda all’Istituto prima dell’inizio del periodo di congedo.