Aumenti di stipendio e sostituzione del Reddito di Cittadinanza con due nuovi sostegni improntati alla ricerca di un lavoro: sono queste le priorità che il Governo Meloni porta avanti, insieme alla lotta alla denatalità.
In merito agli aumenti di stipendio si è già sbilanciata la Ministra del Lavoro Marina Calderone, la quale ha annunciato la volontà di tagliare il cuneo fiscale di un ulteriore punto percentuale così da far incrementare ancora di più il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti.
Per quanto riguarda il nuovo Reddito di Cittadinanza, invece, nella bozza del decreto lavoro si nominano già 3 nuovi sussidi: GIL, che più di tutti somiglierà al RdC e spetterà ai nuclei familiari con componenti disabili, over 60 o minorenni; GAL, che spetterà per un solo anno a chi non ha i requisiti per accedere a GIL; infine PAL, un sussidio temporaneo di cui potranno godere fino a dicembre gli attuali percettori RdC inseriti in un percorso di inclusione attiva che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro.
Ma a che punto è il nuovo decreto lavoro che dovrebbe contenere entrambe le misure? Quelle circolate finora sono solo bozze, che seppur non dovrebbero distaccarsi troppo dalla versione definitiva restano ancora ufficiose.
Ad anticipare qualcosa ci pensa Il Messaggero, che in articolo pubblicato online giovedì 20 aprile rivela che «il decreto arriverà entro aprile o inizio maggio, coprirà il periodo fino a dicembre». Insomma, è ormai quasi certo uno slittamento a maggio.
