Reddito di Cittadinanza sospeso. E’ questa la notizia che sta interessando migliaia di percettori che proprio alla vigilia della ricarica di aprile si sono visti recapitare questo messaggio da Inps.
Innanzitutto vale la pena precisare che si tratta di una notizia ufficiale e non di truffe o quant’altro. E’ accedendo al sito Inps con le proprie credenziali (SPID, CNS, CIE) che i percettori hanno scoperto, a partire dal 21 aprile 2023, che il sussidio è sospeso.
RdC aprile 2023 sospeso, cosa succede?
Brutta sorpresa per i percettori RdC che stanno ricevendo la notifica di sospensione del sussidio. Non per tutti, attenzione. Ma solo per chi legge un messaggio di questo tipo:
Dunque si parla di una sospensione “per accertamenti della sede”. Una dicitura generica che è possibile approfondire cliccando. E in molti casi appare questo chiarimento:
L’approfondimento in corso, chiarisce Inps in questo caso, è dovuto all’assenza dell’invio o errato invio del RdC Com-esteso, il modulo che va compilato e trasmesso a Inps in vari casi, tra cui: variazione della situazione lavorativa, reddito presunto per l’anno solare successivo, variazioni al nucleo familiare, dimissioni volontarie, ecc.
Il mancato o non corretto invio, o compilazione, di questo modello è ragione di sospensione del RdC e potrebbe portare alla revoca del beneficio nel caso Inps accerti il sopravvenire di condizioni che fanno perdere i requisiti.
RdC aprile 2023 sospeso, la ricarica non arriva
Con la domanda RdC in stato “sospesa” la ricarica non arriverà. In questo caso stiamo parlando quella di aprile attesa per la settimana prossima. Scomoda tegola per i beneficiari che si vedono allungare i tempi proprio alla vigilia della lavorazioni Inps.
La sospensione vale anche per l‘Assegno unico collegato al Reddito di Cittadinanza. In questo caso però non si perde il diritto in quanto è la sola presenza dei figli che fa scattare il diritto, ma non arriverà sulla carta RdC. Per questi percettori ‘in sospensione’ il mese di Auf potrà essere recuperato successivamente qualora Inps, terminati gli accertamenti, continui a erogare regolarmente il ‘reddito‘. Dovrà essere necessariamente recuperato su ‘Domanda’ (stiamo parlando dell’assegno unico non erogato), qualora Inps invece proceda alla revoca del RdC.