Il Decreto Lavoro che sarà approvato il 1° maggio non porterà solo benefici ai lavoratori con un taglio del cuneo contributivo ma anche una ulteriore liberalizzazione dei contratti di lavoro atipici, specie quelli che non prevedono l’emissione di una busta paga e l’applicazione dei ccnl.
In particolare la bozza di Decreto in via di definizione i queste ore prevederebbe l’elevazione da 10.000 a 15.000 euro la soglia massima per retribuire i lavoratori del turismo attraverso i voucher e non con un normale contratto di lavoro.
Lo scrive il quotidiano Domani nella versione online:
“Nella bozza aggiornata a ieri l’articolo 30, infatti, aumenta da 10mila a 15mila la soglia dei contratti sotto prestazione occasionale per gli «utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi di divertimento». Per quanto riguarda i contratti a termine il decreto interviene direttamente sull’articolo 19 del decreto legislativo del 2015 e permette i contratti a termine tra i 12 e i 24 mesi nei casi previsti dai contratti collettivi e se non sono previsti nella contrattazione collettiva per esigenze specifiche individuate dalle parti, cioè dal datore di lavoro e del lavoratore”.