Il taglio del cuneo fiscale deciso dal Decreto Lavoro approvato ieri non si applicherà ai lavoratori domestici. E’ quanto si apprende dalla bozza di Decreto che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in esclusiva per i suoi lettori.
Alle colf e badanti quindi non spetterà alcun esonero contributivo che grava sui contributi previdenziali, che aiuta a far salire lo stipendio netto.
Il Governo quindi conferma la linea di ghiaccio, cioè di indifferenza, già mostrata in occasione della Legge di Bilancio 2023: anche lì i lavoratori domestici erano stati esclusi da ogni beneficio (parliamo del taglio del 3% per redditi fino a 25mila euro e del 2% per redditi fino a 35mila euro).
Colf e Badanti: novità Decreto Lavoro 2023
Ora, col Decreto approvato il 1° maggio, il Governo ha elevato questo beneficio: 7% fino a 25mila euro, 6% fino a 35mila euro. E i lavoratori domestici – stando a quanto si apprende dalla Bozza entrata nel Consiglio dei Ministri – sono stati ancora una volta esclusi.
Ecco il testo della norma che intervenendo direttamente con una modifica alla legge di Bilancio 2023, non estende a quesi lavoratori l’esonero contributivo:
Resta attivo l’esonero contributo del 50% per le lavoratrici madri domestiche che rientrano nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità: per i dettagli clicca qui.