Mai scoraggiarsi

Corre l’anno duemilaventi quando Elena, mamma di Simeone e Sharon, diventa medico dopo sei anni di studio intenso e faticoso. Sa bene che ottenere un posto in ospedale non è per niente un’impresa facile, ma non si scoraggia. A febbraio va a parlare col primario di cardiologia della sua città, Modena, dicendosi disposta a tutto pur di ottenere un incarico in quel reparto dove suo padre, anni prima, era stato curato al meglio. Il professor Gangio la riceve, ma le fa capire che deve mettersi a studiare per superare il concorso, che quella è l’unica strada possibile.

Nell’attesa, Elena non può aspettare e cerca altri lavori: servono soldi, con due bambini da crescere da sola. Mette da parte la sua laurea in medicina e diventa la segretaria nello studio privato di Gangio, colpito dalla determinazione di questa giovane, bella ragazza. Elena gli nasconde di essere una mamma single, non può permettersi di perdere quel posto. La sua bellezza non passa inosservata agli occhi del suo datore di lavoro, le cui avances diventano insistenti tanto da diventare molestie. Ma Elena sopporta, fino a quando il professore vede, caso, due bambini come immagine-sfondo del cellulare della ragazza e la licenzia senza pensarci troppo.

Elena è ignara, come tutti, del fatto che il mondo cambierà, da lì a poco. Arriva, infatti, l’11 marzo e il Coronavirus diventa l’incubo italiano e mondiale. I morti ogni giorno sono tanti, serve personale medico e paramedico, anche non specializzato. Così il caso vuole che Elena si trovi a lavorare proprio nel reparto di cardiologia del professor Gangio.

Oggi Elena è il cardiologo migliore e aspira a diventare primario. Cresce orgogliosamente i suoi figli e non ha più paura di nulla. È felice.

Chiara Massanelli, classe III C

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