Metalmeccanici, l’aumento di stipendio di 80 euro circa atteso per giugno 2023 arriverà anche per i lavoratori dell’Artigianato? Oppure sarà erogato ai soli lavoratori dipendenti da aziende industriali?
Vediamo di cosa si tratta e perchè, in questi giorni, viene battuta questa pista.
Metalmeccanici, Aumenti anche per gli Artigiani?
I lavoratori metalmeccanici a cui si applica il CCNL Industria firmato nel 2021 da Federmeccanica con i sindacati Fiom-Fim-Uilm prevede che a giugno i lavoratori ricevono un incremento di 27 euro al livello C3, da riparametrarsi per gli altri livelli di inquadramento.
Lo stesso accordo contiene una clausola di riallineamento sulla base dell’indice IPCA che sarà divulgato da ISTAT nei prossimi giorni. L’inflazione degli ultimi mesi ‘annuncia’ un riallineamento più alto, si parla di 85 euro circa. Per formalizzare l’aumento ai lavoratori metalmeccanici industria ci dovrà essere un’intesa tra Federmeccanica e sindacati.
Questo accordo si applica ai lavoratori dell’Industria e delle Cooperative, come visto in questo articolo.
Non riguarda quindi ai lavoratori dell’artigianato, come i dipendenti di officine meccaniche, installatori, laboratori di produzione, orari, argentieri, e odontotecnici. Ecco perchè nella piattaforma rivendicativa inviata dagli stessi sindacati Fiom-Fim-Uilm è presente una richiesta specifica, finalizzata a riconoscere ai dipendenti dell’artigianato, per il 2023, lo stesso aumento dell’Industria. Si parla di un “aumento omogeneo con quanto si realizzerà nel settore metalmeccanico” (industria).
Il tema dovrà però essere discusso tra Imprese Artigiane e sindacati. Spetterà quindi a Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, e i sindacati Fiom, Fim, Uilm incontrarsi (a giugno?) e valutare se ci sono le condizioni per riconoscere ai lavoratori artigiani un adeguamento al costo della vita in linea con i ‘colleghi’ dell’industria per il 2023.