In seguito all’intesa sottoscritta tra MIM e OO.SS lo scorso 13 giugno, che proroga il CCNI 2019-2022 anche per l’anno scolastico 2023/2024, sono state introdotte importanti integrazioni alla questione assegnazioni provvisorie per i docenti.
Vediamo nei dettagli di cosa si tratta.
Assegnazioni provvisorie: beneficiari
Possono presentare domanda di assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2023/2024 i docenti già di ruolo e gli assunti da concorso straordinario bis e GPS prima fascia. Per queste ultime due categorie è necessario aver superato l’anno di prova.
Assegnazioni provvisorie: motivi
L’assegnazione provvisoria può essere richiesta solo se sussistono i seguenti motivi:
- ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
- ricongiungimento al coniuge/parte dell’unione civile ovvero al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
- gravi esigenze di salute del richiedente, comprovate da idonea certificazione sanitaria;
- ricongiungimento al genitore.
Assegnazioni provvisorie: per cosa richiederla
L’assegnazione può essere richiesta:
- per il posto o classe di concorso di titolarità;
- anche per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione
- anche per altra tipologia di posto per il quale si possegga lo specifico titolo di specializzazione.
Assegnazioni provvisorie: domande
Le domande per richiedere l’assegnazione provvisoria possono essere presentate dal 15 giugno al 5 luglio 2023 tramite:
- modalità telematica: sul sito di Istanze Online per i docenti di ruolo;
- modalità cartacea: utilizzando uno dei modelli messi a disposizione dal MIUR e inviandolo all’ambito territoriale di appartenenza per i docenti assunti da GPS prima fascia e concorso straordinario bis.
Assegnazioni provvisorie: province
Le domande, nei tempi e nelle modalità di cui sopra, possono essere presentate per una sola provincia. Quando si compila l’istanza si devono scegliere fino a 20 preferenze per le scuole dell’infanzia e primaria e 15 preferenze per la scuola secondaria di primo e secondo grado.