Colf e badanti, il CCNL di riferimento prevede per i lavoratori domestici il diritto a usufruire dei permessi retribuiti dal datore di lavoro.
In questo articolo, risponderemo a queste domande:
- quali sono i permessi pagati dal datore di lavoro?
- quante ore di permessi retribuiti in un anno?
- il datore di lavoro è obbligato al pagamento?
- quali sono i permessi non retribuiti?
Colf e badanti 2023: permessi retribuiti
I lavoratori domestici hanno diritto ad usufruire dei permessi retribuiti durante l’anno, per i seguenti motivi:
- rinnovo del permesso di soggiorno:
- ricongiungimento familiare;
- visite mediche;
- decesso o grave infermità di un parente;
- frequenza di corsi di formazione professionale;
- nascita di un figlio.
Alcuni dei permessi retribuiti, possono essere fruiti dal lavoratore per un massimo di ore durante l’anno, in funzione dell’orario settimanale svolto e dalla convivenza.
Datore di lavoro è obbligato al pagamento dei permessi retribuiti?
Il datore di lavoro è obbligato al pagamento dei permessi retribuiti sopraddetti, nel limite massimo di ore/giorni in quanto riconosciuti dal CCNL.
Quali sono i permessi non retribuiti?
Colf e badanti non hanno diritto al pagamento per i seguenti permessi:
- permesso per studio per il conseguimento di un diploma professionale o della scuola dell’obbligo. L’art 23 del CCNL prevede che il datore di lavoro deve favorire la frequenza del lavoratore a corsi scolastici per il conseguimento del diploma prima detto. Le ore di lavoro non prestate per questo motivo, non sono retribuite, ma possono essere recuperate a regime normale; le ore relative agli esami annuali, entro l’orario giornaliero, saranno retribuite nei limiti di quelle occorrenti agli esami stessi.
- i lavoratori domestici in accordo con il datore possono in ogni caso fruire di permessi non retributi.