HomeEvidenzaAssegno Unico 2023, novità INPS: pagherà 3 giorni al mese

Assegno Unico 2023, novità INPS: pagherà 3 giorni al mese

Assegno Unico, niente più giorni sparsi per liquidare i pagamenti ma date prefissate da luglio a dicembre 2023: è la novità annunciata da INPS, che in collaborazione con la Banca d’Italia ha stilato un calendario per i prossimi 6 mesi.

Il calendario nasce per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione per i figli a carico e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione. Vediamo dunque quali saranno le giornate interessate dal pagamento dell’Assegno Unico.

Assegno Unico 2023, INPS stabilisce nuove date

Le informazioni sono contenute nel comunicato stampa INPS del 10 luglio che ridefinisce, o meglio restringe, il calendario annunciato sempre dall’Istituto lo scorso aprile. Quest’ultimo suddivide gli accrediti in due parti:

  • dal 10 al 20 del mese riscuotono l’Assegno Unico coloro che non hanno subito variazioni di importo;
  • dal 20 al 30 del mese coloro che invece hanno diritto a un importo diverso dal solito.

Più nel dettaglio, con la nuova comunicazione INPS ha fornito le date di pagamento specifiche nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni:

  • 17, 18, 19 Luglio;
  • 18, 21, 22 Agosto;
  • 15, 18, 19 Settembre;
  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

L’Istituto ha inoltre aggiunto che il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Ciò significa che chi ha fatto per la prima volta domanda di Assegno Unico a giugno, riceverà il pagamento non prima dell’ultima settimana di luglio.

Nella stessa data di quelle sopra indicate, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito. I beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

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