I percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno tenersi liberi quest’estate perché le convocazioni presso il Centro per l’Impiego continuano, anche ad agosto.
Presentarsi quando il CpI chiama è obbligatorio, pertanto è fondamentale che i percettori non si allontanino troppo da casa propria, soprattutto durante i mesi estivi. Per fortuna che le convocazioni arrivano con un discreto anticipo, in modo da potersi organizzare.
Convocazioni beneficiari RdC, cosa fare?
A occuparsi della presa in carico dei percettori del Reddito di Cittadinanza (ma anche dei titolari di NASpI) sono sia i Centri per l’impiego che i Comuni: il fine ultimo di questi sussidi assistenziali è infatti quello di accompagnare il percettore nella ricerca di un nuovo impiego.
A convocare è lo stesso Ente, che invia al cittadino percettore di sostegno economico un SMS con data e ora dell’appuntamento. Come detto, il beneficiario è obbligato a presenziare pena la decurtazione o la decadenza del sussidio. Il tipo di messaggio che arriva è il seguente:
In questo caso, l’appuntamento è per il prossimo 3 agosto presso il Centro per l’Impiego di Catania. Le convocazioni, dunque, proseguiranno anche dopo luglio e una volta terminato il Reddito di Cittadinanza (secondo la nuova riforma, nel 2023 RdC avrà una durata di 7 mensilità per chi è occupabile e in famiglia non ha soggetti disabili, over 60 o minorenni).
Il Centro per l’Impiego convoca il percettore per firmare il Patto per il Lavoro e sottoscrivere la DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro). Terminato il colloquio e dunque la presa in carico, il percettore sarà inserito nel programma GOL, volto, appunto, a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e a trovare un’occupazione ai percettori. Nel caso in cui, invece, al percettore venissero riconosciuti bisogni complessi e non solo di tipo lavorativo, la sua pratica verrà affidata ai servizi sociali.
Essere presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del Reddito di Cittadinanza garantisce la durata del sussidio fino al prossimo 31 dicembre e fa decadere il limite massimo delle 7 mensilità valido invece per i percettori tra i 18 e i 59 anni non disabili e, appunto, non presi in carico dai servizi sociali.