Mad 2023. Concluse le procedure di immissione tramite scorrimento graduatorie e dopo la procedura da Mini Call veloce, le Segreterie Scolastiche nei prossimi giorni inizieranno già a cercare supplenti disponibili per le tantissime cattedre rimaste vuote in tutta Italia.
Per il nuovo anno scolastico sono previste migliaia di assegnazioni per supplenze, dal momento che al termine delle operazioni per le immissioni in ruolo e le nomine da GPS si prevedono oltre 30mila cattedre che rimarranno scoperte.
Mad 2023: cos’è?
La Messa a Disposizione (MAD) è una candidatura spontanea che può essere presentata in tutte le scuole italiane col fine di effettuare supplenze svolgendo il ruolo di docenti o personale ATA.
La Messa a Disposizione è un’istanza informale, legalmente riconosciuta e prevista dal MIUR, attraverso la quale ogni aspirante docente può candidarsi come supplente.
Chiunque sia in possesso di una Laurea o di un Diploma che dia accesso a una classe di concorso, può inviare la Messa a disposizione anche se si è già iscritti nelle graduatorie GPS di I e II Fascia. La Mad non è rivolta esclusivamente agli insegnanti,i Dirigenti Scolastici possono prenderla in considerazione per la nomina di Docenti, Docenti di sostegno, Assistenti Tecnici, Assistenti Amministrativi, Collaboratori scolastici ed altri ruoli, destinati a coprire incarichi di supplenza per posti vacanti.
Mad 2023: quando inviarla?
Scegliere il momento giusto per inviare la MAD è molto importante perchè potrebbe aumentare la possibilità di esser chiamati. Sicuramente il momento migliore è quello che sta per arrivare: la seconda metà di agosto. In questi giorni, infatti, si conclude la procedura di immissione docenti per scorrimento graduatorie o Mini Call ed i posti vacanti possono esser ricoperti da chi ha inviato la Mad.
Come fare domanda?
La domanda di messa disposizione potrà essere presentata per province a scelta del candidato, inviandola a tutti gli istituti scolastici presenti. La domanda può essere inoltrata in modo autonomo inviando la domanda sui siti degli istituti o portandola personalmente presso le segreterie scolastiche. Nel caso in cui non si ha dimestichezza, si può usufruire di servizi forniti da Patronati scuola o enti specializzati che aiuteranno con l’invio della domanda.