Il nuovo RdC, ossia il Supporto per la Formazione e il Lavoro da 350 euro mensili in partenza dal 1° settembre, con quali attività è compatibile? Spetta se nel frattempo si svolge il servizio civile universale?
La nuova misura erogata da Inps ai soggetti tra i 18 e i 59 anni che si impegnano concretamente nella ricerca di un impiego, prendendo parte a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive del lavoro.
Alcuni di questi forniscono già un compenso per l’attività svolta, come il servizio civile universale, un’insieme di attività che il cittadino sceglie di svolgere volontariamente a fini sociali. Si può prendere il Supporto per la formazione e il lavoro se si è impegnati con il servizio civile?
Supporto per la formazione e il lavoro e servizio civile sono compatibili?
Per accedere al nuovo Supporto bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, non essere disabili, non percepire alcun tipo di sostegno statale, avere un ISEE e un reddito che non superino i 6.000 euro, più una serie di altri stringenti requisiti economici previsti dal decreto legge del 4 maggio 2023.
Lo stesso decreto ha definito le attività a cui i destinatari del Supporto per la formazione e il lavoro possono aderire per ricevere l’indennità. Lo specifica l’articolo 12 di suddetto decreto, che al comma 1 stabilisce che ‹‹nelle misure di Supporto per la formazione e il lavoro rientra il servizio civile universale››.
Dalla pagina del ministero del lavoro e delle Politiche Sociali dedicata al servizio civile giunge una ulteriore conferma: “La partecipazione ad attività del Servizio civile universale costituisce una delle azioni previste per l’accesso e la partecipazione al Supporto per la formazione e il lavoro” si legge.
Pertanto, fermo restando il rispetto dei requisiti, chi svolge il servizio civile potrà richiedere a INPS il Supporto per la Formazione e il Lavoro e sommare così i 350 euro mensili ai circa 445 euro guadagnati grazie al servizio civile.