Rinnovi contrattuali nella pubblica amministrazione, chiesti dal Governo altri 3,2 miliardi di euro per finanziarli. Lo ha messo nero su bianco il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella NADEF, la nota di aggiornamento al DEF, inviata al Parlamento.
Un settore merita particolare attenzione. Vediamo quale.
Rinnovi Statali, sanità ha la priorità
Particolare attenzione andrà data al settore sanitario. La conferma arriva dallo stesso Ministro Giorgetti. Il rinnovo contrattuale per la dirigenza medica appena firmato infatti non è sufficiente a placare gli animi del personale sanitario, sempre in affanno, visto che comunque il triennio di riferimento per cui è stata posta la firma è quello che va dal 2019 al 2021.
Di infermieri ne mancano 65 mila, mentre di medici c’è carenza solo in particolari settori:
- chirurgia;
- emergenza;
- terapia intensiva.
Ogni anno lasciano il settore pubblico circa 3 mila medici, alcuni perché si trasferiscono all’estero, altri invece se ne vanno verso il settore privato.
Una delle ipotesi per farli “rifiatare” è quella di detassare a un’aliquota bassa, tipo il 15%, gli straordinari del personale medico. Ma in tanti non ci stanno: l’obiettivo primario non è quello di avere gli straordinari meglio retribuiti, ma quello di non accumularne più ore e ore. Le risorse, spiegano i sindacati, sarebbe meglio investirle nell’aumento della quota fissa dello stipendio.
Quel che è peggio è che se il Governo non interviene la spesa per la sanità calerà nei prossimi anni: come scrive La Repubblica di domenica 1° ottobre, dal 6,7% del PIL nel 2022 si è passati al 6,6% nel 2023 e al 6,2% dal 2024 in avanti. Si scende quindi dai 134,7 miliardi di quest’anno ai 132,9 del prossimo anno.