HomeEvidenzaCarta Spesa 382€, Esclusi ripescati dai Comuni: il Decreto

Carta Spesa 382€, Esclusi ripescati dai Comuni: il Decreto

La Carta Spesa da 382 euro potrebbe essere assegnata anche agli esclusi grazie al Comune, che in collaborazione coi servizi sociali può decidere di riconoscere lo strumento anche a chi inizialmente rimasto fuori.

Non si tratta di una vera e propria novità visto che a prevederlo è lo stesso decreto che ha istituito la Carta Spesa Dedicata a te. Vediamo meglio nel dettaglio chi può sperare in una sorta di “ripescaggio”.

Carta Spesa 382€ a coppie e single: il decreto

La Carta Spesa Dedicata a te spetta alle famiglie composte da almeno 3 persone che hanno un ISEE fino a 15 mila euro e che non percepiscono altri sussidi economici o integrazioni salariali. Consente di acquistare determinati beni alimentari di prima necessità scontati del 15%.

Oltre a chi supera la soglia ISEE e chi percepisce altri aiuti, quindi, non possono riceverla nemmeno le coppie e i single che magari rispettano le altre due condizioni.

Tuttavia, il comma 3 dell’articolo 4 stabilisce delle eccezioni proprio riguardo il numero dei componenti della famiglia. In suddetto comma si legge:

I comuni verificano la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi di cui al comma 1 e sulla base del numero di carte loro assegnate attribuiscono le carte che eventualmente residuano dopo l’applicazione dei criteri sopra indicati, selezionando i beneficiari, nell’ambito dell’elenco predisposto, tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali“.

In pratica, dopo aver assegnato le carte secondo determinati criteri di priorità alle famiglie di almeno 3 persone che rispettano i requisiti, i Comuni posso assegnare le carte restanti anche alle famiglie composte anche da 1 o 2 persone che si trovano in condizioni di particolare disagio segnalate loro dai servizi sociali.

È vero che il decreto parla di nuclei unipersonali, ma sarebbe irragionevole pensare che il decreto non tuteli le coppie ma solo i single e le famiglie da 3 persone in su. Pertanto, la dicitura “anche unipersonali” dovrebbe essere interpretata nel senso di “da una persona in su”.

Alcuni Comuni stanno già provvedendo all’assegnazione delle carte rimaste alle persone sole o alle coppie, quindi è consigliabile informarsi personalmente sulla procedura adottata dal proprio Comune.

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