Reddito di Cittadinanza può arrivare anche a gennaio: ecco a chi

Rdc

Una parte dei percettori del Reddito di Cittadinanza potrebbe ricevere il sussidio anche il prossimo gennaio 2024. Da gennaio il RdC sarà abolito definitivamente, soppiantato dall’Assegno di Inclusione di 500 euro nelle famiglie in cui figurano soggetti disabili, minorenni, over 60 o presi in carico dai servizi sociali. Per le famiglie che non possono contare su tali membri, invece, la sospensione del RdC è scattata non appena riscossa la settima mensilità del 2023 (e comunque non oltre dicembre).

Nessuno, dunque, può sperare di ricevere il Reddito di Cittadinanza nel 2024 visto che il prossimo anno il sussidio a firma 5 Stelle non esisterà più. Eppure, qualcuno che riceverà la ricarica a gennaio potrebbe esserci. Vediamo di chi si tratta.

Reddito di Cittadinanza a gennaio 2024: in quali casi?

L’ultima ricarica in assoluto del Reddito di Cittadinanza è fissata per il 27 dicembre e la avranno coloro che sono in pari coi pagamenti. Chi invece attende mensilità arretrate riscuoterà il 15. Il 15 dicembre è dunque l’ultima possibilità che si ha per ricevere gli arretrati spettanti.

Tuttavia, non sono poche le famiglie che hanno visto sospendersi RdC in anticipo nonostante avessero diritto a mantenerlo fino a dicembre: per esempio, quelle in cui nel corso della fruizione del RdC ci sono stati soggetti presi in carico dai servizi sociali. I servizi sociali, infatti, hanno tempo fino al 30 novembre per comunicare a INPS l’avvenuta presa in carico, e non è detto che INPS riesca a sbrigare tutte le pratiche entro il 15 dicembre (il 13 anzi, quando avvierà le lavorazioni).

Oppure, il caso delle famiglie RdC con soggetti disabili tra il 45 e il 66%: per loro l’eventuale proroga del RdC fino a dicembre (rimessa alla valutazione dei servizi sociali) è stata disposta solo a fine settembre.

Chi è incappato nella sospensione del Reddito di Cittadinanza e poi nel successivo ripristino ha quindi diritto alle mensilità arretrate che non sono state pagate. Siccome i tempi stringono, nel caso in cui INPS non riuscisse a emettere gli accrediti il 15 dicembre, è logico pensare che liquiderà i pagamenti arretrati il prossimo 15 gennaio 2024.