I medici ospedalieri sono tra i più colpiti dalla riforma delle pensioni inserita nella Manovra 2024, il cui testo definitivo è stato ormai consegnato al Senato. Per coloro che decideranno di uscire dal lavoro nel 2024 ci sarà una drastica sforbiciata degli assegni.
Per evitare i tagli 6.000 medici si stanno affrettando ad andare in pensione, lasciando così scoperto un settore che già ora è al collasso. Per questo motivo il Governo sta correndo ai ripari con un emendamento per rivedere la norma.
Tagli pensione medici, Governo ci ripensa
La norma inserita in finanziaria modifica il rendimento della quota retributiva (dunque precedente al 1996) delle pensioni liquidate dal 2024. Nella pratica, rappresenterà un taglio sostanzioso dei futuri assegni. Per i medici si stima una perdita tra il 5% e il 25% dell’assegno pensionistico annuale, da moltiplicare per l’aspettativa di vita media: in soldoni, un taglio che può arrivare fino a 26.347 euro per ciascun anno di pensione. Motivo per cui tanti dottori ospedalieri stanno abbondonando in anticipo la professione.
Il Governo deve quindi correre ai ripari per cercare di gestire una situazione già drammatica così. Anche perché i sindacati di settore sono già sul piede di guerra e hanno minacciato uno sciopero entro dicembre.
Secondo quanto si apprende da Il Messaggero di venerdì 3 novembre, Palazzo Chigi sta ipotizzando un emendamento per rivedere la norma. Lo ha spiegato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
Da Fratelli d’Italia arrivano le prime conferme. Come riporta il quotidiano, «si sta cercando di modificare la norma sui medici, spalmandola su più anni, spostandola in avanti o facendo un provvedimento ad hoc sulla sanità che arriverà più avanti. Ragioneria e Mef sono rigidi: va fatta a saldi invariati.»
Insomma, varie sono le alternative possibili, l’importante è restare nel budget, avvertono.
