INPS cala un tris di pagamenti oggi 8 novembre. L’Istituto Previdenziale, infatti, eroga tre diverse prestazioni: il bonus figli disabili, la NASpI e il 730.
Bonus figli disabili INPS 2023: data novembre
In arrivo oggi il contributo per famiglie con figli disabili. INPS lo riconosce mensilmente ai nuclei familiari monoparentali o monoreddito con un ISEE inferiore a 3 mila euro e con figli a carico con disabilità almeno del 60%. L’accredito arriva in giornata ma siccome le date non sono prestabilite o universali, qualcuno potrebbe anche riceverlo in una data diversa da quella di oggi.
Il bonus ha un valore di 500 euro se i figli a carico con disabilità almeno del 60% sono da 3 in su. Scende a 300 euro per due figli e a 150 euro per un solo figlio.
NASpI novembre 2023: INPS paga oggi
Oggi da INPS arriva anche la NASpI: questo è il primo accredito mensile dell’indennità di disoccupazione. Il pagamento fa riferimento al mese di ottobre: la NASpI, infatti, arriva sempre il mese dopo a quello di competenza.
Questo è solo il primo degli appuntamenti segnalati dall’Istituto Previdenziale, pertanto non è detto che tutti riscuotano oggi. Essendo la NASpI gestita a livello locale, alcune sedi territoriali INPS potrebbero aver avviato le lavorazioni in ritardo e quindi i percettori potrebbero dover attendere ancora qualche giorno prima di ricevere l’importo spettante. Altri pagamenti, infatti, sono fissati per domani e dopodomani. Inoltre nelle prossime ore potrebbero anche verificarsi delle nuove lavorazioni.
Rimborso 730 INPS 2023, quando arriva?
Infine, tra gli accrediti di oggi c’è il rimborso del 730. Anch’esso arriva da INPS, ma solo se indicato come sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi presentata all’Agenzia delle Entrate. In generale, a indicare INPS come sostituto di imposta sono i pensionati e i titolari di indennità di disoccupazione agricola, NASpI e DIS-COLL.
Proprio questi ultimi riceveranno l’accredito del 730 oggi 8 novembre. La condizione per averlo è avere avuto come risultato un conguaglio IRPEF a credito, cioè è l’Erario che deve dei soldi al contribuente e non il contrario. Al contrario, sarà il contribuente a dover saldare un debito con lo Stato.
