L’anno di prova e formazione disciplinato dal DM 226/2022 non è importante solo per il docente neoassunto in ruolo, che deve seguire una serie di step, ma anche per il docente che gli farà da tutor durante l’anno scolastico.
Il tutor, infatti, ha il compito di guidare il nuovo docente ad integrarsi nel mondo della scuola e per questo lui ha stesso ha delle mansioni specifiche per le quali riceve un compenso.
Compiti
La figura del docente tutor per l’anno di prova e formazione è regolamentata dal sopracitato decreto 226/2022 e svolge una serie di compiti, riassumibili nei seguenti:
- collabora con il dirigente scolastico nell’organizzazione delle attività di accoglienza, formazione, tutoraggio e supervisione professionale;
- favorisce la partecipazione del docente neoassunto ai diversi momenti della vita collegiale della scuola;
- nell’ambiente online Indire compila il questionario di monitoraggio e scarica l’attestato di svolgimento della funzione di tutor;
- collabora con il docente in anno di prova nella redazione del bilancio di competenze iniziali;
- fornisce informazioni al dirigente scolastico ai fini della sottoscrizione, tra DS e docente in anno di prova, del patto di sviluppo professionale;
- osserva in classe il docente in anno di prova al fine di evidenziare punti di forza e debolezza dello stesso.
Compenso
Per svolgere queste mansioni il docente tutor riceve un compenso che varia in base alle risorse assegnate alla scuola per il miglioramento dell’offerta formativa. Inoltre, il docente tutor riceve un attestato che rientra nelle attività di formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale.
