Il Decreto Anticipi prevede l’erogazione di un anticipo dell’IVC a valere per il 2024, nel mese di dicembre. L’IVC spetta a tutti i dipendenti pubblici a cui è scaduto il ccnl, che è in attesa di rinnovo per il triennio 2022-2024. L’art. 3 del Decreto, esclude tra i beneficiari, il personale a tempo determinato.
Tuttavia esiste una categoria che – pur essendo a tempo determinato – avrà l’anticipo con il cedolino di dicembre 2023. Di chi si tratta?
Anticipo IVC: insegnanti di religione cattolica
Il paradosso che coinvolge gli insegnanti di religione cattolica in relazione al decreto anticipi e alle condizioni contrattuali a tempo determinato merita un’analisi approfondita. In particolare, la peculiarità di questa categoria di lavoratori è legata a una storia pregressa che risale al 2004, quando gli insegnanti di religione non avevano la possibilità di accedere a contratti a tempo indeterminato.
In quell’epoca, per compensare la mancanza di stabilità contrattuale e l’impossibilità di maturare anzianità economica, fu introdotta la concessione di scatti biennali di stipendio pari al 2,5% della retribuzione e il diritto alla ricostruzione di carriera. Questa soluzione ha fornito una sorta di compensazione economica agli insegnanti di religione cattolica, consentendo loro di avere aumenti periodici e la possibilità di avanzare nella propria carriera nonostante il contratto a tempo determinato.
Perché agli insegnanti a tempo determinato di religione sarà concesso l’anticipo IVC?
Pubblichiamo un cedolino di un insegnante di religione gentilmente concesso da un nostro lettore:
Come possiamo vedere dalla parte cerchiata in rosso, mentre ai colleghi a tempo determinato è riportata la scadenza 31 agosto, per gli insegnanti di religione la scadenza è data in cui il docente maturerà la classe successiva.
In questo modo, con questo dettaglio quasi insignificante, NoiPA, non vedendo la scadenza, lo considera a tempo indeterminato e quindi, suo malgrado, il docente sarà riconosciuto come a tempo indeterminato.
Tuttavia, codificato dentro NoiPA e non visibile, c’è un periodo di aspettativa senza stipendio dal 1/9/2023 all’infinito e, pertanto, trovando l’assenza, NoiPA calcolerà solamente 8 mesi di arretrati.