Pensioni 2024, la rivalutazione all’inflazione sarà del 5,4%. A darne l’anticipazione in via ufficiosa è Il Sole 24 Ore. Nei prossimi giorni il valore sarà messo nero su bianco con un decreto dei ministeri dell’Economia e del Lavoro.
Confermato dunque un aumento più basso del previsto ma che poco si discosta da quanto anticipato nel disegno di legge di Bilancio 2024, nel quale si parlava di una rivalutazione del 5,6%.
Pensioni, rivalutazione 2024 più bassa
L’indice provvisorio di rivalutazione dei trattamenti pensionistici nel 2024 sarà pari al 5,4 per cento. È basato sulla variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi, rilevata dall’Istat, in via definitiva nei primi nove mesi del 2023 e stimata per l’ultimo trimestre.
Ciò significa che le pensioni godranno di un aumento del 5,4%. Ma non tutte. Esattamente come l’anno passato, il Governo Meloni ha deciso di applicare il meccanismo del décalage: solo gli assegni fino a 4 volte il minimo pensionistico godranno di un aumento pieno, per gli altri sarà riproporzionato e diminuirà all’aumentare dell’assegno.
Pertanto, applicando le disposizioni dell’articolo 29 del disegno di legge di Bilancio 2024, la rivalutazione sarà pari al:
- 5,4% per gli assegni pensionistici pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo;
- 4,6% per gli assegni pensionistici pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo;
- 2,9% per gli assegni pensionistici superiori a 5 volte il trattamento minimo;
- 2,5% per gli assegni pensionistici superiori a 6 volte e fino a 8 volte il trattamento minimo:
- 2% per gli assegni pensionistici superiori a 8 volte e fino a 10 volte il trattamento minimo;
- 1,2% per gli assegni pensionistici superiori a 10 volte il trattamento minimo.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore in un articolo online del 10 novembre, nel 2024 il trattamento pensionistico minimo dovrebbe arrivare a 598,61 euro.