Il Patronato ACAI è stato sciolto con decreto del Ministero del lavoro del 3 agosto 2023, n. 107. Lo ricorda Inps con la circolare n. 93 in cui fornisce ai cittadini assistiti istruzioni per la gestione delle pratiche aperte nei mesi e anni scorsi. Parliamo di pratiche come le domande Assegno unico figli, Reddito di Cittadinanza, NASpI, ecc.
Cosa deve fare il Patronato ACAI?
Quando un patronato viene sciolto ci sono regole precise da rispettare, sono quelle previste dall’articolo 15 del decreto del Ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali del 10 ottobre 2008, n. 193.
Il Patronato ACAI in questo caso ha l’obbligo di dare comunicazione dell’avvenuto scioglimento agli assistiti e alle Amministrazioni erogatrici delle prestazioni, nonché, per le sedi estere, alle Autorità diplomatiche e consolari.
Il Patronato dovrà inoltre restituire l’intera documentazione relativa a prestazioni e interventi non ancora definiti alla data di scioglimento.
Gli operatori di patronato non possono più svolgere attività di assistenza, a meno che non svolgano questa attività per un altro Istituto di patronato.
Scioglimento Patronato ACAI, cosa devono fare di cittadini
I cittadini assistiti dal patronato ACAI non potranno più rivolgersi a questi uffici per le pratiche di assistenza. Dovranno quindi conferire mandato ad altro Patronato anche per la gestione delle pratiche di Assegno unico figli.
Nel caso in cui il cittadino non provveda al cambio sarà cura delle Strutture territoriali INPS competenti notificare al domicilio dello stesso cittadino i provvedimenti relativi alle domande di prestazioni.