E’ stato presentato al Senato, nell’ambito dei lavori per l’approvazione della legge di Bilancio 2024, l’emendamento “salva Reddito di Cittadinanza”. Si tratta di un lungo articolato normativo che propone di ripristinare il sussidio per altri 2 anni, per il biennio 2024-2025. Se approvato l’emendamento avrebbe l’effetto di bloccare la sua abrogazione e il conseguente avvio dell’Assegno di Inclusione.
Vediamo i dettagli di questa novità e cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane.
RdC proroga 2024-2025: cosa può accadere?
L’emendamento ‘salva Reddito di cittadinanza” è stato presentato dai Senatori del Movimento 5 Stelle Mazzella, Guidolin, Pirro, Bevilacqua, Patuanelli, Castellone, Damante.
Si tratta di uno degli ultimi tentativi parlamentari per evitare la completa eliminazione del Reddito, messo in atto dai “padri” del sussidio anti-povertà, i 5 Stelle.
La proposta mira a ripristinare il RdC nell’esatta conformazione odierna: soglia ISEE fino 9.360 euro e 6.000 euro annui di indennità minima, elevabile in presenza di più membri del nucleo familiare.
Tuttavia, l’iniziativa sembra destinata a finire su un binario morto non appena al Senato di andrà al voto (nella settimana dal 12 al 15 dicembre). I partiti di centro-destra, che hanno la maggioranza sia a Palazzo Madama che alla Camera, non permetteranno mai uno ritorno al cuore delle politiche “grilline”. E voteranno certamente contro. Il futuro dei sussidi contro la povertà in Italia, passa per le novità proposte dal Governo Meloni con il Decreto Lavoro: l’Assegno di Inclusione a cui Inps sta lavorando per consentire l’avvio delle domande dal 1° gennaio 2024.