Tutti coloro che intendono richiedere una nuovo ISEE 2023 entro la fine dell’anno dovranno pagare 25 euro al proprio CAF o al professionista abilitato.
E’ quanto prevede il Decreto Lavoro. La novità è entrata in vigore lo scorso 1° ottobre, in un periodo non molto ‘caldo’ sul piano dell’elaborazione dell’ISEE.
In questi giorni di attesa per la presentazione della domanda dell’Assegno di Inclusione, invece, la situazione è diversa. Ci sono molte persone che intendono aggiornare l’ISEE accedendo a quello Corrente in luogo di quello Ordinario prima di richiedere il nuovo sussidio a Inps in partenza dal 18 dicembre. Oppure lo richiedono per ottenere altre prestazioni sociali sottoposte al requisito ISEE.
ISEE corrente 2023, quando si può fare
Come spiegato da TuttoLavoro24.it qualche mese fa, per richiedere l’ISEE Corrente occorre rispettare alcuni requisiti economici e temporali.
L’ISEE corrente si può richiedere dal 1° aprile 2023 al 31 dicembre 2023, in caso di variazione patrimoniale che interessa il proprio nucleo superiore al 20% rispetto all’ISEE ordinario 2023, oppure se la variazione è di tipo reddituale e superiore al 25%, o contestualmente se si verificano le predette variazioni.
Per richiedere questo nuovo ISEE, che porterebbe ad un abbassamento dell’indicatore della propria situazione economica e patrimoniale, sarà necessario presentare una serie di documenti (per conoscerli clicca qui).
ISEE corrente 2023, costo 25 euro
Coloro che hanno già avuto l’ISEE ordinario 2023 e ora richiedono l’ISEE corrente dovranno pagare 25 euro al CAF o al professionista incaricato. Secondo quanto prevede il Decreto Lavoro il secondo ISEE durante l’anno è a pagamento. Salvo che l’elaborazione per DSU/ISEE successive alla prima avvenga in presenza di variazione dei componenti il nucleo familiare.
Insomma dal 1° ottobre scorso, e per ogni anno, i nuclei familiari hanno diritto ad un ISEE gratuito e sarà gratuita anche la sua variazione in caso di variazione che riguarda i componenti del nucleo.