Il Bonus che può arrivare fino a 800 euro e che spetta ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS ci sarà anche nel 2024. Si tratta dell’ISCRO, l’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, che il Governo ha deciso di rendere strutturale: finora, infatti, l’indennità è stata prevista in via sperimentale.
Nel 2024 cambieranno anche i requisiti di accesso: la platea dei beneficiari si amplierà, pertanto sono attese più domande.
Bonus ISCRO 800 euro: i nuovi requisiti nel 2024
Per finanziare l’ISCRO nel 2024 il Governo ha messo sul piatto 16 milioni di euro da spartire tra i soggetti iscritti alla Gestione separata che esercitano professione abituale di lavoro autonomo. Si potrà accedere all’indennità previa domanda a INPS e solo se si soddisfano i requisiti.
Requisiti che, come accennato, sono stati rivisti rispetto al triennio 2021-2023 per consentire a un maggior numero di lavoratori autonomi di accedere all’indennità. Per esempio, il limite reddituale per accedervi era considerato troppo basso, pertanto è stato rialzato. Allo stesso modo, per venire incontro ai professionisti più giovani alle prese con un calo di fatturato, sono diminuiti gli anni di titolarità di partita IVA necessari all’accesso. Vediamo meglio.
Nel 2024 per avere l’ISCRO occorrerà:
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12 mila euro (fino a quest’anno la soglia è di 8.972,04 euro), annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT;
- aver prodotto un reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore al 70% (ad oggi non deve superare il 50%) della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni (e non più da almeno 4), alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
- non essere beneficiari di Assegno di Inclusione (e non come è attualmente del Reddito di Cittadinanza, che dal 2024 non esisterà più);
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria.
Le maggiori differenze rispetto agli anni passati si registrano dunque nei primi 3 requisiti elencati, che fanno automaticamente aumentare la platea dei beneficiari. Tutti i requisiti dovranno essere mantenuti durante l’intera percezione dell’indennità.
Bonus 800 euro 2024, importi più bassi
Il risvolto negativo dell’ampliamento della platea è la diminuzione dell’importo al quale si può ambire.
L’indennità sarà sempre pari al 25% su base semestrale della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda. Pertanto, per le domande presentate nel 2024, si dovrà fare riferimento ai redditi percepiti nel 2021 e nel 2022.
Tuttavia, rispetto all’anno scorso gli importi massimi e minimi si abbassano: l’ISCRO non potrà superare gli 800 euro mensili e non potrà essere inferiore ai 250 euro mensili. Finora il limite massimo era di 881,23 euro e quello minimo di 275,38.
L’indennità sarà erogata per 6 mesi ma, a differenza di quanto accaduto finora, non sarà esente fiscalmente. Rimane invariato l’obbligo da parte dei beneficiari di partecipare a percorsi di aggiornamento professionale. Obbligo più volte contestato dai sindacati di settore visto che per gli altri lavoratori in cassa integrazione non sussiste.
Per fare domanda di ISCRO ci sarà tempo fino al 31 ottobre 2024.