Sono circa 450 mila le domande di Assegno di Inclusione finora registrate dall’INPS. A divulgare il dato è la stessa Ministra del Lavoro Marina Calderone, che lo fa prendendo a riferimento le istanze pervenute al 7 gennaio.
L’Assegno di Inclusione è uno dei due sussidi con cui il Governo Meloni ha sostituito il Reddito di Cittadinanza: è rivolto alle famiglie con un ISEE sotto i 9.360 euro in cui ci sono soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio.
Ad oggi le domande inviate sono, insomma, quasi mezzo milione, ma il numero è in continua crescita. Più cresce il numero di istanze presentate e più cresce il rischio di uno slittamento dei pagamenti. Vediamo perché.
Assegno di Inclusione, pagamento gennaio slitta?
I pagamenti dell’Assegno di Inclusione partiranno da fine gennaio, ma non per tutti. Nel messaggio n. 25 INPS ha infatti stabilito un calendario per la ripartizione degli accrediti in base a quando si presenta la domanda e si sottoscrive il Patto di Attivazione Digitale, col quale il richiedente si impegna a rispettare gli impegni previsti dal progetto di inclusione sociale.
I primi a ricevere i 500 euro di sussidio (a determinate condizioni possono essere di più o di meno: usa il nostro CALCOLATORE dell’Assegno di Inclusione per scoprire quanto spetta) saranno coloro che hanno presentato domanda, avuto esito positivo e sottoscritto il PAD entro il 7 gennaio 2024. In pratica, tutti i 450 mila annunciati dalla ministra.
Per loro l’accredito dovrebbe partire dal 26 gennaio 2024. Tuttavia, vista la grossa mole di pagamenti (si parla, appunto, di quasi mezzo milione di pratiche da istruire), non è da escludere che possano esserci degli slittamenti ai giorni successivi e che INPS decida di scaglionare i pagamenti su più giorni.
Anche perché è la sede centrale a occuparsi degli accrediti dell’Assegno di Inclusione, e non le strutture locali. Scegliendo di spalmare le erogazioni su più giorni, l’Istituto riuscirebbe così a bilanciare il notevole carico di lavoro. Una parte riscuoterà quindi il 26 gennaio, ma altri potrebbero non ricevere la somma per tempo: altri accrediti potrebbero quindi verificarsi anche nei giorni successivi, magari anche a febbraio.
Ministro del Lavoro: pagamenti AdI entro il 26 gennaio
Le dichiarazioni della Ministra del Lavoro Marina Calderone escludono però questa ipotesi. I 450.000 nuclei familiari che hanno presentato “la domanda entro il 7 gennaio, percepiranno l’assegno entro il 26 gennaio. Mentre saranno in pagamento entro il 15 febbraio gli assegno le cui domande saranno arrivate entro il 31 gennaio”. E’ quanto dichiarato nel corso della trasmissione televisiva “Cinque minuti” di Bruno Vespa in onda su Rai1.